Scritto da 10:51 am Politica, Pisa

Matteo Salvini: “Subito trenta miliardi di euro per evitare che si perda un milione di posti di lavoro”

“Trenta miliardi di euro di aiuti dal Governo per evitare che in autunno si perda un milione di posti di lavoro“, è questo l’allarme lanciato dal Leader della Lega Matteo Salvini nel corso della sua visita di stamattina 13 settembre a Pisa nell’ambito della Campagna Elettorale in vista della chiamata alle urne per domenica prossima 25 settembre.

 

“A Pisa si respira un’aria bella e positiva”, fa il suo esordio Salvini rivolgendosi agli organi di Informazione, “c’è voglia di Lega e Centrodestra, a riconoscimento del grande lavoro che l’attuale Giunta sta facendo in questi anni dal suo insediamento e che ha portato ad un cambiamento in positivo della città che è sotto gli occhi di tutti e che neppure il PD può negare, anche se da parte di Letta avverto un certo nervosismo, visto che più che idee e proposte sulla Pisa che verrà e sull’Italia che sarà non facciamo che registrare insulti, attacchi alla Lega, alla mia persona, al Sindaco ed ai Candidati, mentre noi portiamo idee ed, al di là di quello che sarà, ovviamente il tema della Sicurezza continuerà ad essere un nodo centrale, anche se al momento, a Pisa come in tutta Italia, l’emergenza è una sola ed è relativa al caro bollette, ho incontrato alcuni commercianti ed imprenditori pisani i quali mi hanno partecipato come le loro bollette siano quadruplicate, ragion per cui mi impegno a chiedere al Senato un intervento immediato per bloccare gli aumenti delle stesse pur se Letta sembra non capirlo, nonostante che le bollette le paghi pure lui, così come i suoi Sindaci, i panettieri, i baristi e gli albergatori che votano PD, così che il blocco dei rincari di luce e gas luce significa salvare dei posti di lavoro e tutto il resto viene dopo, sperando che la Politica capisca che ogni giorno perso è una fabbrica che chiude”.

“Sono anche dispiaciuto”, incalza Salvini, “che Giorgia Meloni non la pensi allo stesso modo, visto l’atteggiamento viceversa assunto da tutta Europa, ovvero mettendo i soldi, poiché qui non stiamo parlando di un aspetto politico, in quanto se la bolletta è quadruplicata ed il negozio chiude e licenzia i collaboratori al pari di una fabbrica che mette i dipendenti in Cassa Integrazione, allora non siamo più nel campo delle scelte, ma ciò diventa un obbligo, un dovere morale aiutare imprenditori e maestranze a poter lavorare e pagare le bollette, e chi dice di no o vive in un’altra realtà e non va a fare la spesa o non capisce che siamo alle prese con un secondo Covid, nel senso che stiamo vivendo una situazione altrettanto grave che, al posto di veder morire le persone in Ospedale, sta portando al collasso economico negozi e fabbriche”.

“Ed allora”, si domanda il leader della Lega, “cosa facciamo, non mettiamo sul piatto 30 miliardi adesso per poi essere costretti a tirarne fuori il triplo per pagare disoccupati e cassaintegrati …?? Chi sottovaluta o rimanda, non capisce che siamo di fronte ad un disastro annunciato se non si interviene subito, mentre su tutto il resto – la Legge Fornero, la Flat Tax, l’immigrazione, gli sbarchi, il nucleare e quant’altro – ci si può dividere ed aspettare, ma sul caro bollette no, dato che a giorni arrivano le scadenze di agosto e settembre e la gente chiude, molto banalmente, così che noi vinciamo le Elezioni con l’amica Giorgia e ci troviamo di fronte un Paese in ginocchio con un milione di disoccupati in piu”.

“Ecco quindi”, ribadisce Matteo Salvini, “che Letta può far finta di non capire giocando allo sfascio pur se sarebbe veramente imbarazzante e cinico, però può dire tanto noi perdiamo e saranno problemi di quelli che arrivano dopo, se chiudono 1000 negozi a Pisa e Provincia chi se ne frega, mentre invece non riesco a comprendere per quale ragione chi sta per vincere ed apprestarsi a governare il Paese non si accorga che occorre intervenire adesso e non fra due mesi, quando ormai potrebbe essere tardi, visto che quanto previsto dalla bozza europea su tale problematica – ovvero andare a Scuola un’ora più tardi, farsi una doccia in meno, abbassare le luci delle insegne o fare meno lavatrici – non risolve certo la questione, ragion per cui servono soldi veri adesso ed, in prospettiva, il nucleare, soluzione quest’ultima che però mi dà risultati fra 7 anni, mentre il mio problema è fra 7 giorni”.

“Non vedo pertanto altra soluzione”, conclude il Senatore,”che non sia quella di copiare gli altri Paesi europei, in quanto la Lega non chiede che l’Italia faccia qualcosa di diverso da ciò che avviene all’estero, visto che il blocco delle tariffe è stato approvato per Legge in Francia, mentre aiuti alla popolazione sono stati disposti in Germania, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna ecc., ed invece da noi si sente dire che forse si trova qualche miliardo, ma qua non si tratta di dare soddisfazione al sottoscritto, bensì di rendersi conto che vi è un milione di posti di lavoro a rischio e la Politica darebbe un bel segnale di serietà se si mettesse tutta unita al tavolo per fronteggiare questa emergenza, un compito che spetta in primis all’attuale Governo, dato che, indipendentemente da quale sarà l’esito della consultazione elettorale, lo stesso resterà insediato almeno ancora per due mesi”.

Last modified: Novembre 11, 2022
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