Written by 7:00 am Attualità, Pisa

“A spasso nel tempo”

Da oggi ho deciso di far tornare attivo il mio assiduo, seppur ormai da un po’ di tempo latitante, incontro, dove mi diletto a portare alla conoscenza dei lettori di Pisanews di momenti clou avvenuti nel tempo alla data giornaliera; intendo, tuttavia, cambiargli titolo, da ora in avanti questa attesissima rubrica (nevvero?) si chiamerà “A spasso nel tempo, per mano avanti ed in dietro nei secoli per scoprire avvenimenti interessanti seppur spesso tralasciati”.

di Leonardo Miraglia

Queste mie digressioni tendono a ricomprendere in un tutt’uno la storia mondiale ed a trarre opinioni ed insegnamenti dagli eventi più differenti che sono capitati casualmente nello stesso giorno e spesso non nello stesso anno.

Sarà come entrare nel tardis del doctor Who senza muoversi dalla propria poltrona.

Oggi è il 20 marzo 2025 e fra i tanti eventi succedutisi nel tempo proprio il 20 di marzo me ne sono saltati all’occhio alcuni:

  • 1602 – Viene fondata la Compagnia olandese delle Indie orientali
  • 1800 – Alessandro Volta rende pubblica l’invenzione della sua pila
  • 1815 – Inizio dei Cento giorni di Napoleone, che entra a Parigi, dopo essere fuggito dall’Isola d’Elba, alla testa di un esercito regolare di 140.000 uomini e di una forza di circa 200.000 volontari
  • 1852 – Viene pubblicato La capanna dello zio Tom, di Harriet Beecher Stowe
  • 1865 – Viene promulgata la Legge Lanza, per l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia, che estende l’ordinamento sabaudo a tutto il territorio nazionale
  • 1899 – Martha M. Place è la prima donna ad essere condannata alla sedia elettrica negli USA
  • 1916 – Albert Einstein pubblica sulla rivista accademica Annalen der Physik la sua teoria della relatività generale
  • 1969 – John Lennon sposa Yōko Ono

Fra tutti questi eventi, senza nulla togliere al grande corso ed al compianto genio hippie, mi preme sottolineare la divulgazione di due soggetti scientifici fondamentali: la pila di Volta e la teoria della relatività di Einstein.

In 116 anni si passa dal generare un oggetto tuttora in uso come la pila, alla pubblicazione della teoria della relatività, a parere mio una delle scoperte più importanti di sempre nel campo della fisica; quindi a fare in poco più di un secolo passi da gigante nella direzione positiva dell’andamento del tempo.

D’altro canto, il susseguirsi del tempo transita, durante il XIX secolo, dalla promulgazione di una legge che tende a unificare amministrativamente il territorio italiano, perciò un compendio legislativo di grande modernità, all’utilizzo per la prima volta (e soltanto 34 anni più tardi) della sedia elettrica su un detenuto di sesso femminile, facendo svoltare ad U la direzione della storia che molto lentamente cerca di identificare momenti importanti e positivi per progredire ma che invece arretra in modo assai lesto.

Ma il tempo dove si dirige? Il prossimo istante è ancora futuro e basterà un istante per renderlo passato e questo è lampante; ma la direzione del progredire del tempo qual è?

Da sinistra a destra, dall’alto in basso o viceversa?

Potrebbe essere circolare? Ma allora gli eventi si riproporrebbero e sarebbe valida la teoria dei corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico.

Io, nel mio piccolo, penso che il tempo vaghi senza direzione poichè l’uomo non impara mai dai suoi errori e per questo non fa progredire il tempo ma lo fa tornare costantemente sui propri passi.

Tornando ai fatti accaduti il 20 marzo, una menzione, nello specifico, devo offrirla all’uomo di Ajaccio che, a mio parere (non sia mai), si è rivelato essere un magnifico stratega ed un astutissimo accentratore.

Un ringraziamento particolare, invece, va alla Compagnia olandese delle Indie orientali che ci ha permesso di scoprire la bontà del tè, quello fresco, raccolto da poco e velocissimamente trasportato in Europa ed in America; altrimenti, ci saremmo dovuti accontentare soltanto di vino e birra.

E della capanna dello zio tom cosa dire?

Harriet Beecher Stowe, un’attiva abolizionista, autrice del romanzo, focalizzò la narrazione sul personaggio di zio Tom e sulla lunga sofferenza degli schiavi neri, attorno alla quale si intrecciano le storie di altri personaggi. Il romanzo raffigura la crudele realtà della schiavitù e afferma che l’amore cristiano può superare la distruzione e la riduzione in schiavitù di altri esseri umani.

Ed io voglio andare controcorrente, mi piace fare il bastian contrario e perciò voglio ricordare che la sofferenza degli schiavi di colore non avvenne soltanto nel profondo sud degli USA ma anche fuori dalle porte delle avite magioni degli integerrimi (mah) WASP e quindi nel profondo nord del paese; la odiosa dimenticanza, oramai da tempo innumerevole facente parte della coscienza mondiale, è che solo i sudisti fossero schiavisti ma dato che, come sempre succede, la storia la scrive chi vince nessuno mai si sognò ne mai si sognerebbe di accusare anche i vittoriosi nordisti di schiavismo quando, invece, così fu.

Un ultima piccola cattiveria: caro John, ma chi te lo ha fatto fare di sposare Yoko?

Che altro dire?

Già, fra 5 giorni Pisa entrerà ufficialmente nel 2026; ma questa è un’altra storia e ne riparleremo a tempo debito.

Last modified: Marzo 20, 2025
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