L’oro in lingotti torna al centro dell’attenzione degli investitori. In un contesto di inflazione, tensioni geopolitiche e instabilità dei mercati, il metallo giallo è percepito come un rifugio sicuro e un valido strumento di diversificazione patrimoniale. Ma dietro un acquisto apparentemente semplice si nasconde un mondo fatto di verifiche, norme, operatori qualificati e procedure di custodia spesso poco conosciute.
Ecco tutto ciò che è indispensabile sapere prima di comprare un lingotto.
1. La scelta dell’operatore: non sono tutti uguali
Il primo passo è individuare un operatore professionale in oro (OPO) iscritto all’elenco tenuto dalla Banca d’Italia.
Affidarsi a intermediari improvvisati o non autorizzati espone a rischi significativi, dal sovrapprezzo ingiustificato fino alla possibilità estrema di acquistare prodotto non conforme o contraffatto.
Cosa verificare in un operatore serio:
• Iscrizione all’OPO della Banca d’Italia
• Listino trasparente, aggiornato in tempo reale alla quotazione internazionale
• Certificazioni sui lingotti, preferibilmente LBMA (London Bullion Market Association)
• Tracciabilità completa, dalla fusione alla consegna
• Presenza fisica della sede, con possibilità di visionare e ritirare il metallo
Gli operatori più strutturati forniscono anche un servizio di accompagnamento educativo, utile soprattutto per chi acquista oro per la prima volta.
2. La materia: non tutto l’oro è uguale
Il lingotto destinato all’investimento deve essere oro da investimento come definito dalla normativa europea:
• purezza non inferiore al 995‰
• forma di lingotti o placchette di peso standardizzato
La maggior parte dei lingotti certificati è marchiata da raffinerie accreditate LBMA, che assicurano qualità e riconoscibilità internazionale. È fondamentale conservare il certificato di origine e non aprire la confezione sigillata (blister), che funge da ulteriore garanzia.
3. Prezzo e spread: ciò che incide realmente sul costo
Molti investitori pensano che il prezzo del lingotto sia semplicemente il “valore dell’oro al grammo”.
In realtà entrano in gioco due componenti:
• PREMIO o SPREAD applicato dall’operatore
• Costo di produzione del lingotto (più alto nei tagli piccoli)
Ad esempio, un lingotto da 100 g ha un premio percentualmente inferiore rispetto a quello da 5 g o 10 g. È quindi utile valutare il taglio migliore in base al proprio obiettivo di liquidità futura.
4. Sicurezza al momento dell’acquisto
Se si acquista in sede, è consigliabile:
• fissare l’appuntamento,
• evitare movimenti in contanti oltre la soglia consentita per legge,
• ritirare il metallo solo se ci si sente sicuri, altrimenti optare per la spedizione assicurata o la custodia professionale.
Gli operatori seri mettono a disposizione stanze di privacy, controlli di autenticità davanti al cliente e sistemi di sicurezza avanzati.
5. Custodia: il vero nodo critico di chi compra lingotti
Possedere oro fisico significa affrontare un tema fondamentale: dove conservarlo?
Custodia casalinga
• È la soluzione più economica, ma anche la più rischiosa.
• Richiede cassaforte certificata e adeguata copertura assicurativa.
• Non tutti gli assicuratori coprono furti di metalli preziosi in abitazione.
Caveau professionali
La soluzione più sicura e utilizzata dagli investitori evoluti:
• Strutture ad alta sicurezza, spesso certificate a livello internazionale
• Accesso riservato e controllato
• Assicurazione all-risk compresa
• Custodia segregata: il tuo lingotto resta “solo tuo”, non viene mescolato con quello di altri clienti
Molti operatori offrono caveau italiani o esteri, con possibilità di ispezione su appuntamento.
6. Liquidabilità: quanto è facile rivendere un lingotto?
La rivendita è semplice se il lingotto è:
• certificato LBMA,
• in perfette condizioni,
• accompagnato dal certificato originale.
Gli operatori autorizzati acquistano a spread ridotti, spesso pagando oltre il 98% del valore spot.
Lingotti non sigillati, rovinati o di marchi non riconosciuti possono invece essere valutati meno.
7. L’errore più comune: comprare senza un piano
L’oro è uno strumento potente, ma non va comprato “per moda”.
Serve un piano:
• quanto oro allocare (di solito dal 5% al 15% del patrimonio)
• tagli (per flessibilità in futuro)
• luogo di custodia
• eventuale passaggio generazionale
L’investitore informato entra nel mercato con obiettivi chiari, non con impulsi.
Conclusione
Acquistare oro in lingotti è un’operazione semplice solo in apparenza. Per farlo in sicurezza è necessario conoscere le regole, scegliere operatori affidabili, richiedere certificazioni e gestire con attenzione la custodia.
Il risultato?
Un asset solido, liquido, resistente all’inflazione e riconosciuto in tutto il mondo. Ma soprattutto un investimento che, se ben eseguito, rappresenta un pilastro patrimoniale in grado di attraversare generazioni.
https://www.emanueleandretta.com/
Last modified: Dicembre 1, 2025















