Written by 7:41 am Pisa SC

Le pagelle di Pisa – Inter a cura di Giovanni Manenti

PISA SPORTING CLUB

SCUFFET 6,5 – chiamato all’ultimo momento a sostituire Semper colpito da attacco influenzale, dimostra di potersela cavare con sicurezza soprattutto nella gestione delle azioni che gravitano nella sua zona di competenza, così come nell’impostazione dei rilanci, incolpevole sulle due reti subite.    

CARACCIOLO 6,5 – costretto dalla decisione di Gilardino a ricoprire il ruolo di braccetto destro, disputa un primo tempo in cui, a dispetto dell’età, non si esima da soventi puntate offensive dimostrando ancora una volta la sua importanza nello scacchiere difensivo nerazzurro.

ALBIOL 6 – inserito per dare compattezza al reparto contro una delle più pericolose coppie d’attacco del Campionato, svolge con diligenza il compito affidatogli, ammonito nella ripresa per aver fermato una ripartenza scaturita da un suo errato disimpegno. (dall’80’ Lorran sv) 

CANESTRELLI 6,5- solita gara attenta in copertura, implacabile di testa e nelle chiusure, è anticipato da Lautaro Martinez nell’occasione che sblocca il risultato, ma il maggior merito è da ascrivere all’attaccante argentino, una sentenza in circostanze del genere. .

TOURE’ 6,5 – ingaggia nel primo tempo un duello con Dimarco su cui si svolge il tema tattico dell’incontro, non sfigurando affatto nell’uno contro uno, uno dei migliori dal punto di vista fisico, anche lui cala comprensibilmente nella parte finale dell’incontro allorché è costretto a fare il terzino destro..

AEBISCHER 6,5 – schierato da Gilardino in marcatura su Calhanoglu, conferma le sue doti di lettore delle situazioni di gioco interrompendo in più di un’occasione sul nascere le azioni avversarie, peccato che proprio da una sua incertezza nasca l’azione che, di fatto, decide l’incontro

MARIN 6 – messo in copertura su Barella non sfigura nel confronto con il centrocampista della Nazionale, ovviamente limita al minimo le proiezioni, ma nel complesso la sua prestazione è da ritenersi sufficiente e sicuramente migliore rispetto alle ultime uscite.

PICCININI 6,5 – ottiene dal tecnico la conferma dopo la buona prova di Reggio Emilia con il Sassuolo e ripete la prestazione in terra emiliana sia dal punto di vista del pressing che, stavolta, rendendosi più incisivo in fase di inserimento, avendo anche sul piede poco prima della mezzora di gioco una palla che calcia in diagonale facendola uscire di poco. (dal 71′ Tramoni 5,5 – mandato in campo con il compito di accendere la manovra offensiva, si trova a giocare nel momento in cui l’Inter ha oramai preso in mano il pallino del gioco, non ci sentiamo di penalizzarlo più di tanto).  

ANGORI 6 – il fatto che l’Inter attaccasse pressoché esclusivamente sul lato opposto ha fatto sì che avesse più spazio a disposizione per i suoi lanci a favore delle punte che hanno creato qualche problema alla difesa interista, viene sostituito in favore di una forza fresca per contrastare il neo entrato Diouf da parte interista (dal 71′ Leris 5,5 – inserito per fronteggiare l’ingresso di Diouf da parte di Chivu, vale per lui quanto indicato per Tramoni, ovvero mandato in campo quando l’inerzia della gara aveva già preso il versante ospite) 

MEISTER 6,5 – si vede che la rete di Reggio Emilia gli ha dato morale, oltre a reggere bene il confronto fisico con la coppia interista formata da Acerbi e Bastoni si dimostra migliorato nei fondamentali, oltre a procurarsi un paio di occasioni che potevano essere più propizie, nel primo caso calciando alto e nel secondo venendo contrastato al momento del tiro, in crescita … (dal 90′ Buffon sv).  

NZOLA 6 – vale per lui lo stesso discorso fatto per Meister, lotta come un leone nei corpo a corpo con i difensori interisti ed ha anche la lucidità per aprire il gioco sugli esterni, il suo “mezzo punto” in meno è figlio dell’occasione più nitida avuta dal Pisa nell’arco dei 90′ che un attaccante del suo livello avrebbe potuto e dovuto gestire meglio. (dal 90′ Moreo sv)

GILARDINO 6,5 – si mette a specchio con Chivu dando fiducia ad Angori e Piccinini schierando una difesa di maggiore copertura e due punte con il compito di tenere alta la squadra nelle ripartenze e le mosse lo ripagano sino a che i nerazzurri reggono fisicamente il campo, poi le sostituzioni di Chivu e la maggiore qualità degli avversari fanno la differenza. 

Last modified: Dicembre 1, 2025
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