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Urbanistica. Dringoli: “Su adattamento climatico, sostenibilità e vivibilità urbana si è fatto molto. Nessuna lezione da Parigi”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’assessore Dringoli al comunicato stampa del consigliere comunale Bruni (PD).

“Di ritorno da Parigi, il consigliere Bruni, colpito dall’esperienza vissuta, invita Pisa a dotarsi di un Piano di Adattamento Climatico che sia il risultato di un “progetto vero”, come quello della capitale francese. Un’affermazione che, implicitamente, sembra sminuire e bollare come “finti” tutti i piani e le iniziative già avviate nella nostra città. Eppure, finto non è certo il Piano della Mobilità Sostenibile, approvato nel maggio 2021, che fissa obiettivi precisi da raggiungere entro il 2031: potenziamento del trasporto pubblico locale, sviluppo delle piste ciclabili, riduzione dell’inquinamento acustico e miglioramento della qualità dell’aria. Non è “finto” neppure il Piano Strutturale Intercomunale, approvato dal Comune di Pisa e in vigore dal 21 giugno 2023. Si tratta di uno strumento previsto dalla L.R. 65/2014, pensato per regolare lo sviluppo del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale. La sua attuazione passerà attraverso un Piano Operativo, che sarà presto presentato al Consiglio Comunale e sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica, proprio per analizzare in profondità le implicazioni legate ai cambiamenti climatici. Eppure, secondo Bruni, Pisa dovrebbe “imparare da Parigi” per avere il coraggio di dotarsi di una visione complessiva che metta insieme mobilità, verde urbano, salute pubblica e sicurezza del territorio. Un invito che merita qualche riflessione. La storia, infatti, insegna che imitare Parigi non sempre ha portato buoni frutti: basti ricordare gli sventramenti urbanistici voluti da Haussmann nell’Ottocento per creare i grandi boulevard, che ispirarono interventi analoghi nella Firenze Capitale e nella Roma umbertina, con esiti controversi. O, più vicino a noi, lo scempio delle Halles del 1971, quando un intero quartiere storico fu demolito per costruire una grande stazione della metropolitana. Sarebbe come se, per realizzare una tramvia a Pisa, qualcuno decidesse di distruggere piazza delle Vettovaglie. Andiamoci piano, quindi, con l’ammirazione per ciò che si fa altrove. Prima di guardare fuori, guardiamo a casa nostra”.

A Pisa, nel campo ambientale e della qualità urbana, molto è già stato fatto e molto si sta facendo:, la rete ciclabile ha superato gli 80 km, ben oltre la media nazionale di 23,4 km ogni 100 km² di superficie comunale (il nostro Comune ne misura 185 km²);, si sta sviluppando un sistema di verde pubblico senza precedenti, che sarà ulteriormente ampliato con il nuovo Piano Operativo Comunale; si lavora a un modello di città più vivibile, sostenibile e integrata, con interventi che mettono già insieme mobilità, ambiente e qualità della vita. Alla luce di tutto questo, è difficile sostenere che a Pisa manca una visione complessiva. Forse servirebbe, piuttosto, riconoscere e valorizzare ciò che è stato fatto, prima di proporre paragoni poco calzanti con realtà profondamente diverse dalla nostra“, conclude l’assessore Dringoli.

Last modified: Agosto 25, 2025
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