PISA – Le eccedenze alimentari in Italia hanno raggiunto livelli preoccupanti, con 8,7 milioni di tonnellate di cibo sprecate nel 2023, pari a 146 kg per abitante, causando impatti ambientali ed economici rilevanti. Per affrontare questo problema, la Regione Toscana ha avviato nel luglio 2024 una collaborazione con l’Università di Pisa, mirata ad analizzare lo spreco alimentare nelle prime fasi della filiera produttiva e individuare soluzioni per prevenire e recuperare gli alimenti ancora commestibili.
Il progetto, guidato dalla dottoranda Giulia Gallo, prevede una mappatura delle aziende agro-alimentari e delle associazioni caritative in Toscana, per identificare i punti critici nella gestione delle eccedenze e proporre miglioramenti. La ricerca punta anche a sensibilizzare imprese e cittadini e formulare raccomandazioni per politiche più efficaci.
L’iniziativa nasce in un contesto di crescente povertà: nel 2022, oltre il 13% della popolazione toscana era a rischio povertà, con le Caritas regionali che hanno assistito oltre 28.000 persone. Anche le richieste al Banco Alimentare della Toscana sono aumentate, con circa 132.000 persone sostenute nel 2022.
Secondo la vicepresidente Stefania Saccardi, la lotta allo spreco alimentare è prioritaria, data l’attuale crisi economica e l’impatto ambientale dello spreco, che in Italia genera circa 0,4 kg di CO2 pro capite, sopra la media europea. I risultati del progetto serviranno a migliorare le politiche regionali in materia.
Last modified: Ottobre 18, 2024