PISA – Massimo Oddo allenatore della Spal avversario domani del Pisa nell’ultima gara di campionato ha parlato nella conferenza stampa della vigilia.
“Non so chi è disponibile o meno perché ci manca ancora un allenamento. Affrontiamo una partita pericolosa perché si rischia di affrontarla con demotivazione da parte dei giocatori. La scelta della formazione sarà molto complicata. Cercherò di captare le maggiori motivazioni e manderò in campo la formazione migliore. Per il rispetto della maglia, dei tifosi, della passione che c’è attorno alla SPAL. C’è bisogno di chiudere con dignità. Dobbiamo avere rispetto anche del campionato perché ci sono obiettivi in ballo. Bisogna assolutamente fare il meglio possibile“.
“Magari ci fosse una possibilità di rimanere. Lo dico perché qui c’è una piazza incredibile. Non ho mai visto una tifoseria così attaccata alla maglia, con questa passione. Mi dicono che domani a Pisa ci saranno tifosi al seguito (150 circa) ed è una cosa pazzesca. Se mi venisse proposto di continuare direi sicuramente di sì, per me la categoria non ha importanza. Anche perché sono anni che sogno una partenza dall’inizio. Non solo per la costruzione tecnico-tattica, ma anche per lo sviluppo di un mentalità. Laddove c’è una squadra che non ha tanta personalità nei singoli non significa che la squadra non possa avere una mentalità forte. Però va messa dall’inizio e questo è stato uno dei problemi di quest’anno. La squadra era stata costruita per altri obiettivi e quando ti ritrovi invischiato nella lotta per non retrocedere e non hai costruito una mentalità poi si fa fatica a tirarsi fuori. Questo è stato un grande problema.“.
“Sono i momenti più brutti, nei quali devi incassare. Non c’è altro da fare. Siamo andati sotto la curva perché dovevamo assumerci le nostre responsabilità e ci siamo presi quello che ci dovevamo prendere. In quei momenti puoi solo ascoltare, stare zitto e nient’altro. L’atteggiamento dei tifosi è comprensibile, hanno ragione a essere arrabbiati e a scaricare la loro rabbia sui responsabili. Per il resto non mi sento di giudicare nessuno o parlare di cose che non mi competono“.
“Mi sarebbe piaciuto riuscire a trasmettere alla squadra una mentalità diversa. Non è necessario avere dei leader in campo, ma creare uno spirito collettivo per favorire anche chi è limitato nella personalità. Ci può quindi essere una crescita dentro al gruppo. Però è un lavoro certosino che si fa dall’inizio e non a due mesi dalla fine. All’ambiente avrei voluto trasmettere l’idea che sono un allenatore diverso da quello che si è visto. Lo scopo principale sarebbe quello di vincere attraverso il gioco, però per farlo va costruita una squadra adatta. Qui ci ho messo del pragmatismo, palle lunghe… però dovevo adattarmi alle caratteristiche della squadra. Non sono un folle: se la squadra non ha quelle caratteristiche non posso chiedere certe cose. Ciò che si è visto in campo non è quello che vorrebbe Oddo da una squadra di calcio. Purtroppo non era fattibile. Resto dell’idea che se giochi bene a calcio hai maggiori possibilità di vincere e mi piacerebbe costruire una squadra in futuro che arrivi al risultato in questo modo”.
Last modified: Maggio 18, 2023