PISA- Venerdì 30 maggio, alle ore 17:30, si è tenuta a Palazzo Vitelli, sede dell’Università di Pisa in Lungarno Pacinotti, l’inaugurazione dell’allestimento “I Guerrieri di Riace a Pisa”, che propone al pubblico le riproduzioni a grandezza naturale e ad altissima fedeltà dei celebri bronzi greci rinvenuti nel 1972 nei fondali di Riace Marina e oggi custoditi al Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria.
Le sculture esposte sono opera dello scultore e bronzista Bernardino Morsani (1934–2024), artista di fama internazionale originario di Rieti e attivo a lungo in Toscana, che ha dedicato oltre un decennio allo studio approfondito dei Bronzi di Riace. Le opere sono state realizzate in gesso come fase intermedia verso la fusione in bronzo, e donate dallo stesso Morsani all’Ateneo pisano come segno di riconoscenza e impegno culturale.
Una delle peculiarità delle riproduzioni risiede nel metodo di duplicazione adottato, non tramite calco diretto ma attraverso la misurazione di punti e rilievi grafici, eseguiti con strumenti tradizionali quali compassi lignei a spessore, fili a piombo e livelle a bolla d’aria, in linea con le tecniche descritte nei manuali d’arte dei secoli passati.
L’iniziativa ha dato origine anche a una pubblicazione edita da Pisa University Press, la casa editrice dell’Ateneo: il volume “I Guerrieri di Riace a Pisa. Esposizione di riproduzioni artistiche degli originali bronzei, opera di Bernardino Morsani”, a cura della prof.ssa Fulvia Donati Guerrieri, approfondisce il contesto storico-artistico, il processo di realizzazione delle statue e il significato culturale del progetto.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti:
- il prorettore vicario Giuseppe Iannaccone,
- il prorettore per l’edilizia e il patrimonio immobiliare Francesco Leccese,
- la prof.ssa Fulvia Donati dell’Università di Pisa,
- il prof. Maurizio Paoletti dell’Università della Calabria,
- Aurelia De Simone, che ha introdotto gli interventi,
- e i familiari dello scultore, che hanno avuto l’onore di svelare le opere al pubblico.
Le statue rimarranno esposte a Palazzo Vitelli e saranno visitabili anche da parte delle scolaresche, con possibilità di visite guidate su prenotazione.


















