PISA – La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1 Maggio di ogni anno in molti paesi del mondo, per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori originariamente nate per la riduzione della giornata lavorativa.
In Italia appena si diffuse la notizia dell’assassinio degli esponenti anarchici di Chigaco nel 1888 il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura della stessa città, dove si diceva che si fosse rifugiato il console degli Stati Uniti. Nel 1919 la Fiom riuscirà a firmare con la Confederazione degli industriali un accordo per la riduzione d’orario a otto ore giornaliere e 48 settimanali (l’accordo prevedeva, tra l’altro, il riconoscimento delle Commissioni interne e la loro istituzione in ogni fabbrica; la nomina di una Commissione per il miglioramento della legislazione sociale e di un’altra per studiare la riforma delle paghe e del carovita).
La conquista delle otto ore lavorative, iniziata il 1 Maggio 1867 soltanto nello stato dell’Illinois ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Ancora nel 1882 nella città di New York fu organizzata una importante protesta il 5 settembre mentre due anni dopo, nel 1884 in un’analoga manifestazione americana, gli stessi “Knights of labor” approvarono una risoluzione affinché l’evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell’Illinois.
In Italia durante il ventennio fascista a partire dal 1924 la celebrazione fu anticipata al 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma, divenendo per la prima volta giorno festivo con la denominazione “Natale di Roma – Festa del lavoro”. Fu poi riportata al primo maggio dopo la fine del conflitto mondiale nel 1945 mantenendo lo status di giorno festivo.
foto tratta da Wikipedia
Last modified: Maggio 1, 2023