Scritto da 12:37 pm Pisa SC, Attualità, Pisa

Giuseppe Corrado: “Se siamo noi il problema, ce ne possiamo anche andare”

“Se i tifosi sono dalla nostra parte allora devono aiutarci e tornare allo Stadio a fare il tifo come quando siamo arrivati. Abbiamo scelto Pisa per il tifo che ha”

PISA – Il Pisa rompe il silenzio stampa Giuseppe Corrado torna a parlare dopo lungo tempo su vari temi facendo un “escursus” sul passato e parlando della situazione stadio, sul curvino e non ultimo del centro sportivo con qualche frecciatina riservata ai media. 

di Giovanni Manenti

SENTITI ISOLATI. “Ci siamo poi sentiti isolati, con una sensazione di disinteresse verso il Pisa, come se ciò che avveniva per la squadra riguardasse solo noi, una cosa che ha stupito anche Kastner, ragion per cui abbiamo deciso di far decantare la situazione prima di fare delle precisazioni al riguardo”.

L’ESCURSUS. “Ricordo che quando siamo arrivati a Pisa 7 anni e mezzo fa, non vi era praticamente niente, senza Centro Sportivo, con un campo di allenamento come quello di San Piero a Grado che non è certo quello di oggi dove abbiamo investito un milione di €uro, e con lo Stadio poco più che fatiscente L’unica cosa positiva che abbiamo trovato a Pisa era la passione del pubblico, mentre anche per gli Uffici della Sede a Montacchiello che erano gratuiti per chi c’era prima, ci è stato chiesto una locazione di 40mila euro, che ci ha portato a cambiare la Sede in via Cesare Battisti, dove anche li ci era stata richiesta una cifra superiore alla media prevista

I MEDIA OSTILI. “Per quanto riguarda il rapporto con i media dobbiamo ricordare che il Pisa sta da cinque anni disputando il Campionato di Serie B, categoria che non conosceva da decenni e con due fallimenti in.mezzo, considerando che non è più il torneo cadetto di 5 anni fa, facendovi parte Bari, Palermo e Sampdoria e le conduzioni societarie sono ben diverse, ragion per cui se noi come Dirigenza possiamo essere moderatamente soddisfatti, all’esterno devono essere orgogliosa di quanto stiamo facendo, senza dimenticare i numerosi infortuni che ci hanno penalizzato e per i quali non abbiamo cercato scusanti”.

SULLA GARA DI CITTADELLA. “Non ho apprezzato chi ha scritto che a Cittadella si è visto un Pisa operaio. Abbiamo giocato come sempre contro una squadra, che aveva fatto bene la settimana prima a Venezia e non ha mai tirato in porta, mentre forse siamo più sereni quando giochiamo in trasferta, in quanto in casa non possiamo fare un passaggio indietro perché iniziano i brusii”.

INTERVISTE INDECENTI. “Quello che è più grave sono le interviste fatte sulla gestione della Società a soggetti radiati, così come agli ex giocatori oppure, quando prima di una partita con il Cosenza si fanno i nomi di due allenatori che sarebbero pronti a prendere il posto di Aquilani od inventare fandonie rispetto alle condizioni e/o intenzioni di Beruatto e Toure, assolutamente false. È chiaro che queste circostanze ci amareggiano ed hanno fatto sì che decidessimo di chiuderci in un silenzio stampa, dovendo comprendere che il calcio è cambiato, più industriale e deve essere letto in maniera diversa, piuttosto che cercare il pettegolezzo o lo scandalo”.

LO STADIO. “Per quanto concerne il problema dello Stadio, quando fu chiusa la Gradinata sono stato convocato dal Prefetto assieme alle altre istituzioni locali, così da avviare velocemente la soluzione di trasferire gli abbonati nella Tribuna Inferiore, pur perdendo la possibilità di vendere altri biglietti in gradinata, per un danno la cui responsabilità è del Comune che ne è il proprietario, il quale non ha fatto le necessarie verifiche nella scorsa estate prima dell’inizio della nuova stagione. Per lo Stadio, non essendosi  potuto concretizzare l’iniziale progetto per l’incremento dei prezzi a seguito della pandemia Covid-19, nella scorsa estate abbiamo dato seguito ad un’ipotesi avanzata dal Sindaco e già praticata in altre realtà rispetto alla possibilità di acquistare l’impianto, in merito alla quale abbiamo palesato il nostro interesse, ma ad oggi il Comune non ha ancora chiesto la perizia per sapere su quali cifre si tratti”.

IL CURVINO. “Per la situazione del Curvino, anche stavolta siamo stati traditi, in quanto quando siamo arrivati sette anni fa ci era stato detto che per aprirlo ci voleva 1,8milioni di euro, mentre oggi ne servono solo 140mila, per i cui lavori l’Assessore Raffaele Latrofa ha solo recentemente dichiarato che i lavori non erano stati fatti in previsione dei lavori di ristrutturazione dello Stadio”. 

LE SPESE. “In questi anni abbiamo sostenuto spese per oltre un milione di euro per opere strutturali e quando abbiamo firmato la Convenzione con il Comune avevamo un credito di 700mila euro poi ridotte a 400mila, per poi le stesse accumularsi per il mancato rispetto dei termini da parte del Comune per le migliorie che poi abbiamo sostenuto. Nel frattempo, abbiamo provato a sospendere il pagamento dell’affitto della Sede di proprietà della Pisamo per una eventuale compensazione, ma il Sindaco ci ha pregato, trattandosi di una società autonoma, di saldare l’arretrato cosa a cui abbiamo provveduto ed ora vantiamo pertanto un credito di oltre 400mila euro, verso il Comune che stiamo continuamente sollecitando senza ottenere al momento alcuna risposta”.

IL CENTRO SPORTIVO. “Per ultimo, la questione del Centro Sportivo, per la quale abbiamo sfruttato l’opportunità di acquisire un terreno da un nostro creditore per poi programmare un progetto per costruirlo in proprio, in merito al quale siamo arrivati in fondo presentando tutta la documentazione necessaria entro metà dicembre, ma ad oggi non è ancora avvenuta l’approvazione da parte dell’amministrazione comunale, ottenendo comunque assicurazione da parte del Sindaco che in ogni caso i lavori inizieranno il prossimo giugno, ricordando che un investimento del genere a Pisa non è mai stato realizzato in ambito sportivo”.

MESSAGGIO PER LA CURVA. “Messaggio per la curva: io li ho conosciuti, ho partecipato anche ad alcune loro iniziative come il Mau ovunque, ed io capisco le loro ragioni, che sono poi anche le nostre, ma il non venire allo Stadio provoca un danno alla squadra che poi è quella per cui loro stessi vivono e seguono anche nelle trasferte più lontane, tornando a quanto detto in apertura che il motivo principale che ci convinse ad acquistare il Pisa è il calore del pubblico che faceva sì che l’Arena fosse un impianto temuto dagli avversari. Resta però il fatto che se per i tifosi il problema siamo noi, ci metteremo da parte, ma se viceversa sono dalla nostra parte allora devono aiutarci e tornare allo Stadio. Abbiamo deciso di parlare solo oggi solo perché negli ultimi giorni sono uscite delle notizie inaccettabili sulle questioni relative a Stadio, Centro Sportivo e Curvino.

ALCUNE PRECISAZIONI. “Siamo in attesa della risposta del Comune per decidere che strategia scegliere per lo Stadio, in quanto vi sono delle regole sempre più stringenti per l’iscrizione anche in Serie B per rispettare le quali occorrono investimenti non indifferenti, ragion per cui non stiamo con le mani in mano, guardandoci intorno per valutare soluzioni alternative. Ribadisco che se noi possiamo non essere troppo soddisfatti, l’ambiente non può non esserlo considerando tutto ciò che è stato costruito in questo anno, mentre ciò che ci è mancato, oltre ai giocatori infortunati, è stato l’apporto del pubblico che ha impedito che l’Arena rimanesse quel valore aggiunto che ha sempre avuto”. 

Last modified: Marzo 6, 2024
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