Scritto da 6:33 am Pisa, Attualità

England, naughty England

PISA – Tra il 1829 al 1919 corrono soltanto 90 anni e la perfida Albione non si smentisce: sulla carta si disegna progressista e innovatrice mentre attraverso gli atti reali si dimostra essere spietata colonizzatrice senza scrupoli.

di Leonardo Miraglia

Gli inglesi meno di 200 anni fa, per la precisione il 13 aprile 1829, hanno professato un atto di emancipazione religiosa che,per quanto appaiano rigidi nel loro conservatorismo, trasmetteun’immagine positiva e proiettata nel futuro, una figura che tende la mano a chi è diverso da loro e li pone ad un livello di utilizzodel senso comune non indifferente; l’atto di emancipazione è denominato così proprio dal parlamento inglese: emancipazione significa apertura, progressione, accoglimento dell’altro, del diverso da sé.

Ma (e qui iniziare la frase con un ma è sostanziale), lo stesso giorno 90 anni dopo (13 aprile 1919) li ritroviamo in India comecolonizzatori e sfruttatori così avvezzi a questo ruolo da non preoccuparsi di disperdere una manifestazione contro la loro crudele egemonia causando 379 morti ed oltre 1000 feriti nel massacro di Amritsar.

“La storia la scrive chi vince” e questo episodio è la dimostrazione inequivocabile di questo teorema che se fosse scientifico creerebbe una regola base nella costituzione di una nuovadisciplina.

Chi si può prendere la libertà di accusare gli inglesi di aver drogato la storia, di aver modificato gli esiti degli eventi per far sì di risultare vincitori sempre e quindi probi super partes?

Eppure, gli episodi di violenza pura, intrisa per altro di cattiveriaassoluta, che vedono gli inglesi protagonisti efferati, carnefici spregiudicati sono molteplici ma i libri di storia ci parlano della loro efficienza e del prezzo che hanno pagato nelle guerre mondiali per mantenere la libertà e la democrazia.

Eppure, in India, per rimanere in una zona ben battuta dai piedi britannici, gli indiani c’erano già e gli inglesi, parafrasandoBenigni, non l’hanno scoperta ma banalmente colonizzata ma questo nei libri di storia ha un peso decisamente minore in confronto alla loro bontà, probità, efficienza, emancipazione appunto.

Come si dice al giorno d’oggi: ma anche no!

No, i vincitori non possono cancellare le loro malefatte perché nessun vincitore conquista l’anello senza commettere atti perlomeno disdicevoli e quindi nessun vincitore è senza macchia e, anzi, spesso le macchine sono molto estese e numerose e questo vale non solo per i “santi” inglesi.

Dunque, il n-oroscopo di oggi ci vuole ricordare quanto sia necessario leggere gli accadimenti storici con discernimento(cum grano salis), che bisogna utilizzare un filtro molto fine per disperdere la pula della storia e che non dobbiamo farci trascinare dall’immaginario collettivo che è sempre schiavo dei vincitori e sa dipingere solo quello che gli viene dettato senza capacità di giudizio.

Last modified: Aprile 13, 2023
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