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Emergenza ambiente in Toscana: i punti secondo il PSI pisano in vista delle elezioni a giugno

PISA – L’8 e il  9 giugno, Il giorno delle Elezioni, con le  elezioni europee saranno 183 i comuni a rinnovare il consiglio comunale e ad eleggere il sindaco in Toscana. Le elezioni amministrative 2024 coinvolgeranno in provincia di Pisa in 27 comuni di cui 4 sopra i quindicimila abitanti.

Il PSI ritiene che a fronte di questo appuntamento è necessario affrontare e presentare proposte concrete sulla questione dell’emergenza ambientale e sui  servizi di trattamento dei rifiuti i cui costi gravano sui dei cittadini:

portare avanti  un piano regionale per il trattamento dei rifiuti speciali e nocivi   Con costi  sostenibili per le imprese ma che  garantisca anche i cittadini, nel loro legittimo diritto alla salute con un forte  controllo  pubblico, semplificando quello che   appare un inefficiente e costoso sistema  di “scatole cinesi”;

potenziare con nuove risorse umane e strumentali di Arpat per operare in piena indipendenza nel individuare emergenze ambientali tanto più se causate da comportamenti illegali;

stipulare protocolli di legalità, nelle forme previste dal codice dei contratti pubblici, fra imprese, comuni e i loro consorzi e la Prefettura, volto a contrastare infiltrazioni mafiose dirette o  nell’imprese od in società controllate;

la Regione Toscana deve varare una programmazione degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani, speciali e dell’amianto che ha portato il settore  in una continua emergenza;

è necessario la presa di coscienza e la mobilitazione dei cittadini nei territori a difesa dell’ambiente e della salute di tutta la Toscana e in particolare nella nostra Provincia a partire dalla Valdera, un comprensorio straordinario di cultura turismo e agricoltura verde, di oltre centomila abitanti e di centinaia di attività eco compatibili;

il nuovo consiglio di amministrazione di Acquarno ha avviato un nuovo corso improntato alla legalità e trasparenza ; impegnato a sostenere lo sviluppo delle imprese senza rinunciare alla salvaguardia   dell’ambiente in termini di “acque aria e terreni”; il nuovo management si è impegnato nella pur drammatica situazione  dovuta anche alla pandemia, con buoni risultati occorre dare forza e sostegno alle scelte di risanamento avviate;

deve essere rivolta una maggiore attenzione al gruppo rappresentato da ”reti ambiente“ gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Toscana Costa. che ha presentato un piano industriale  la cui realizzazione doveva portare ad un miglior servizio ed ad un contenimento della spese che ha disatteso le aspettative, infatti abbiamo un aumento delle tariffe legato sia al ricorso ad impianti di trattamento al di fuori della azienda che ad una organizzazione farraginosa;

Reti Ambiente deve rendere conto poi  a quanto ammontano e come verranno utilizzati gli “utili importanti “ conseguiti da un’azienda che ha svolto un ruolo di centrale di committenza dedicato solo alle procedure d’appalto e non a compiti di gestione operativa.

Last modified: Gennaio 26, 2024
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