Written by 12:09 pm Pisa, Politica

Consiglieri de La Città delle Persone: ‘Modifiche al documento unico di programmazione senza certezze e con ritardi nei quartieri’

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce sulle variazioni al Documento Unico di Programmazione.

“Le modifiche al Documento Unico di Programmazione evidenziano mancanza di certezze, trasparenza e senso delle priorità, con ritardi evidenti negli interventi nelle periferie“. È quanto affermano in una nota i consiglieri comunali de La Città delle Persone, Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce.

“Un esempio lampante è il capitolo relativo all’illuminazione pubblica. La giunta presenta un presunto risparmio, ma senza alcun dato concreto a supporto. Quello che invece è certo è che non è stato avviato alcun processo pubblico, né sono stati definiti parametri tecnici di gara, per capire se il servizio migliorerà, peggiorerà o porterà realmente a risparmi. Durante il dibattito è emerso che ci sono soggetti interessati alla gestione del servizio, ma ad oggi non è stato individuato alcun promotore e non è stato pubblicato il bando di gara. Il presunto risparmio di oltre 700 mila euro, quindi, rimane solo una promessa non verificata. Per dirla in modo ironico: sull’illuminazione pubblica, si naviga al buio“.

Un altro esempio di ritardo riguarda il Piano periferie, con il cronoprogramma per gli interventi a San Giusto su binario 14, che è stato rimandato al 2025. Quanto al senso di priorità e progettualità, il vero problema riguarda la gestione dell’avanzo di amministrazione, che supera i 500 mila euro. Le risorse sono state praticamente azzerate, senza dare una destinazione chiara e strategica. Ad esempio, questi fondi avrebbero potuto essere utilizzati per aumentare il numero dei beneficiari del contributo affitto. Invece, si destinano 600.000 euro per sistemare in albergo chi è in emergenza abitativa, senza però pensare a soluzioni strutturali di lungo termine. È giusto intervenire in emergenza, ma così si continua con una politica miope, che affronta il diritto alla casa solo come una misura emergenziale. Bisogna invece puntare su soluzioni di prevenzione, come la gestione degli alloggi di risulta, politiche di co-housing, l’ampliamento dell’edilizia popolare, un’agenzia casa più efficiente e maggiori contributi per l’affitto“.

Last modified: Novembre 18, 2024
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