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Torre di Caprona, il Consiglio dice no alla prelazione: “Occasione storica persa”

VICOPISANO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Mario Palmieri
Consigliere Comunale di Vicopisano GRUPPO CONSILIARE VICOPISANO DEL CAMBIAMENTO
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Dopo un lungo e acceso dibattito, la seduta straordinaria del Consiglio comunale del 13 agosto – convocata su iniziativa di Vicopisano del Cambiamento – si è conclusa con il voto favorevole di Roberto Orsolini e Marrica Giobbi all’esercizio del diritto di prelazione sulla Torre di Caprona. Mario Palmieri e Gian Matteo Giorgi, pur intenzionati a votare a favore, non hanno potuto farlo da remoto, nonostante ciò sia previsto dall’articolo 75 del regolamento delle adunanze. Del caso è già stato informato il Prefetto di Pisa. La maggioranza ha invece votato compatta per il “no”, chiudendo così ogni possibilità di acquisizione del bene da parte del Comune. Nel corso della seduta è emerso che, anche in caso di voto favorevole, la prelazione sarebbe stata comunque compromessa da problemi tecnici legati al superamento dei termini interni previsti dall’ente, fatto che a nostro avviso evidenzia chiaramente la volontà politica della Giunta di non perseguire questa opportunità. Alla vigilia del Consiglio, il Comune ha ricevuto una lettera di Vico Ambiente Srl, società costituita nell’aprile 2025 con capitale sociale di 10.000 euro e interamente controllata da Martino Costruzioni S.p.A., azienda attiva nella costruzione di edifici. Pur dichiarandosi interessata al recupero turistico della Torre, l’oggetto sociale di Vico Ambiente non prevede la valorizzazione culturale, ma attività come la costruzione e gestione di immobili, il trattamento e l’intermediazione di rifiuti, il riciclaggio di materiali inerti e la bonifica di cave e terreni. Dal rogito risulta inoltre che non sono compresi i terreni necessari per l’accesso fisico alla Torre, circostanza che alimenta i timori di un’operazione non finalizzata alla valorizzazione storica e paesaggistica del bene. La Giunta ha minimizzato l’impatto viabilistico parlando di un aumento del traffico di “poca entità” su una strada già utilizzata dai camion, ma non ha affrontato i possibili effetti di rumore e polveri derivanti dallo scarico di materiali destinati alla cava, che colpiranno direttamente i residenti di Caprona. Nel corso del dibattito abbiamo richiamato l’attenzione anche sull’abbazia di San Michele alla Verruca e sulla strada di accesso, entrambi beni comunali da anni in stato di abbandono, senza ottenere risposte chiare su eventuali interventi di recupero. Riteniamo questa una storica occasione persa, una scelta politica che priva la comunità della possibilità di recuperare e valorizzare un simbolo del territorio, profondamente legato alla sua storia e identità. La vicenda è ora oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati (n. 4-05739 del 6 agosto 2025, primo firmatario on. Ziello) ai Ministeri dell’Ambiente e della Cultura, con la quale si chiede di chiarire le circostanze della vendita, verificare la tutela del bene e l’eventuale prelazione pubblica, avviare la bonifica delle cave dismesse, impedire destinazioni d’uso incompatibili e predisporre un piano urgente di messa in sicurezza della Torre, oltre a un intervento di riqualificazione paesaggistica dei Monti Pisani, in particolare delle cave di Uliveto e di Caprona. Con una proprietà legata a un’impresa del settore edilizio, il rischio che in futuro l’operazione sfoci in nuove costruzioni residenziali appare tutt’altro che remoto, con il pericolo di snaturare ulteriormente il valore storico e paesaggistico dell’area“, conclude il comunicato.

FOTO TRATTA DA https://www.comune.vicopisano.pi.it/Amministrazione/Politici/Palmieri-Mario

Last modified: Agosto 16, 2025
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