PONTEDERA- Il 29 maggio all’ospedale “Felice Lotti” di Pontedera si è svolto un complesso intervento di donazione multiorgano, che ha permesso di offrire una nuova prospettiva di vita a tre pazienti cinquantenni in attesa di trapianto.
Grazie alla tempestiva segnalazione del potenziale donatore da parte dell’unità di Terapia intensiva, diretta dal dott. Paolo Carnesecchi, e all’attivazione del Coordinamento ospedaliero per il procurement, guidato dalla dott.ssa Tamara Biscioni, è stato possibile avviare con successo il percorso di donazione, dando concreta attuazione alla volontà espressa in vita da un paziente per il quale ogni possibilità terapeutica era ormai stata esperita.
È la prima volta che l’ospedale di Pontedera, pur storicamente attivo nella segnalazione di potenziali donatori, prende parte a un intervento di questa portata nell’ambito del programma regionale di donazione controllata, posizionandosi tra i pochi centri regionali e nazionali coinvolti in percorsi così avanzati.
Determinante è stato l’intervento dell’ECMO Team Mobile dell’Ospedale del Cuore – Fondazione Monasterio, diretto dal dott. Paolo Del Sarto, che grazie alla tecnica della circolazione extracorporea ha garantito il mantenimento della funzionalità degli organi dopo il decesso del paziente, consentendone il prelievo da parte delle equipe chirurgiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP).
Un grande lavoro di squadra
«Ringrazio tutti i professionisti di Pontedera, dell’intera Azienda e delle strutture coinvolte – dichiara Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’ASL Toscana nord ovest – perché la loro collaborazione sinergica ha reso possibile un intervento così complesso e delicato, dimostrando ancora una volta la capacità del nostro sistema sanitario di operare a livelli di eccellenza».
Sulla stessa linea anche il direttore sanitario dell’Azienda, Giacomo Corsini: «In Toscana sappiamo fare rete: è questo un valore aggiunto fondamentale in sanità. La collaborazione tra enti con vocazioni diverse, quando ben integrata, permette di raggiungere traguardi importanti come questo».
«L’impegno del nostro ECMO Team Mobile nel supportare i percorsi di donazione è ormai consolidato – aggiunge Luciano Ciucci, direttore generale della Fondazione Monasterio – e siamo orgogliosi di contribuire a estendere queste pratiche così importanti, in grado di ridare speranza concreta a pazienti in attesa di trapianto».
«Siamo felici – prosegue Assunta De Luca, direttrice sanitaria di Monasterio – di partecipare attivamente al rafforzamento della rete regionale per la donazione controllata. La riuscita dell’intervento di Pontedera conferma il valore della collaborazione tra professionisti di diverse aziende».
Il valore etico e professionale del gesto
«Oltre agli aspetti clinici – osserva il dott. Paolo Carnesecchi – l’evento ha un alto significato etico e dimostra la nostra capacità di operare con efficacia e professionalità all’interno di un sistema sanitario integrato e orientato al bene del paziente».
«Risultati come questo – sottolinea il dott. Luca Nardi, direttore del presidio ospedaliero Lotti – nascono innanzitutto dal grande senso civico dei cittadini e delle famiglie. A loro va il nostro pensiero e il nostro ringraziamento per aver scelto la donazione come gesto di straordinaria generosità».
«L’ospedale di Pontedera – conclude il dott. Paolo Lopane, Coordinatore delle attività di donazione e trapianto dell’ASL Toscana nord ovest – ha sempre dimostrato grande sensibilità nella segnalazione di donatori. L’evento del 29 maggio ne è ulteriore conferma, grazie al lavoro instancabile di tanti professionisti, ciascuno dei quali ha contribuito a questo importante risultato».
Last modified: Maggio 31, 2025