PISA – Il 3 dicembre l’Università di Pisa ha presentato AISAFETY, un sistema di supervisione che integra sensori, telecamere e Intelligenza Artificiale per incrementare la sicurezza degli operatori impegnati nell’uso di macchinari e impianti produttivi. La dimostrazione si è svolta al Polo Tecnologico di Navacchio, dove è stato allestito un piccolo sistema composto da un tornio e un robot.
«In ambito industriale molti infortuni sono riconducibili al comportamento dell’operatore», spiega Paolo Nepa, docente di Ingegneria nel settore dei Campi Elettromagnetici. «AISAFETY può essere installato anche su macchinari esistenti, riducendo i rischi dovuti a errori o manomissioni e consentendo agli addetti di lavorare in maggiore sicurezza».

Il sistema integra tre tecnologie:
- un modulo a radiofrequenza, che rileva la posizione di persone e oggetti;
- la visione artificiale, che monitora l’area di lavoro;
- un modulo di Intelligenza Artificiale, che elabora i dati e individua potenziali situazioni di rischio.
«In presenza di pericolo, l’IA attiva l’arresto del sistema produttivo e invia notifiche sugli smartphone degli operatori», aggiunge Roberto Gabbrielli, docente di Impianti Industriali Meccanici e coordinatore del progetto.
Il progetto AISAFETY (“Sistema smart integrato basato sull’intelligenza artificiale per la gestione della sicurezza degli operatori in processi di produzione”) è cofinanziato da INAIL nell’ambito dei bandi BRiC e vede la collaborazione tra Università di Pisa, Università di Perugia e CNR.
Didascalie:
- Simulazione del dispositivo montato su un tornio
- Il gruppo di lavoro UNIPI: da sinistra, Andrea Motroni, Marco Palumbo, Paolo Bolettieri, Paolo Nepa, Roberto Gabbrielli, Emanuele Tavanti
Last modified: Dicembre 3, 2025
















