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Rizza e Vanozzi (Circolo PD): “Nel quartiere de I Passi una sala multifunzionale che c’è, ma non esiste”

PISA – “Il quartiere de I Passi a Pisa vanta, o meglio, potrebbe vantare, una struttura che, nelle intenzioni progettuali, doveva rappresentare un faro culturale e sociale. Ma non c’è”. Così Davide Rizza e Luca Vannozzi, rispettivamente segretario del circolo Pd I Passi, Porta a Lucca, Porta Nuova e Gagno e presidente del comitato del quartiere de I Passi.

Parliamo della sala multifunzionale in via Belli, prevista all’interno del più ampio progetto di riqualificazione che, con un investimento complessivo di circa 1,3 milioni di euro, aveva promesso nuova linfa al tessuto associativo e residenziale della zona.

Le premesse – proseguono –, come riportato a suo tempo anche dalle cronache locali, erano chiare: un nuovo spazio per ‘congressi, concerti e spettacoli’, la cui gestione sarebbe stata definita in un processo di confronto con i residenti. Un modello di partecipazione e valorizzazione del territorio che faceva ben sperare. Oggi, però, a distanza di anni dalla conclusione dei lavori, quella sala multifunzionale è diventata, per i cittadini de I Passi, un doloroso e tangibile esempio di spreco potenziale. La struttura è terminata, impeccabile, ma irraggiungibile. Le sue porte sono chiuse, il suo palcoscenico è vuoto, e le sedie, se presenti, non hanno mai ospitato un pubblico. In un’epoca in cui si lamenta la carenza di spazi pubblici idonei per iniziative culturali e aggregative – dai saggi delle scuole agli incontri di quartiere – la scelta di lasciare inutilizzato un bene così prezioso solleva più di un interrogativo sulla pianificazione a lungo termine e sulla capacità di follow-up dell’amministrazione.

Se l’opera edilizia è stata completata, è nel passaggio cruciale della gestione che si è creato un vuoto incomprensibile. È qui che le intenzioni iniziali si sono scontrate con una realtà burocratica o politica che, di fatto, ha neutralizzato l’intero investimento. Come si può giustificare che un bene pubblico, finanziato con denaro della collettività e destinato esplicitamente al benessere e all’aggregazione del quartiere, resti di fatto sigillato e in attesa di un’assegnazione che non arriva mai? Ogni giorno di chiusura è non solo un’opportunità mancata per l’associazionismo locale, ma anche un costo implicito (di manutenzione, di usura, di mancata utilità sociale) che grava sulle spalle della città. L’impegno a confrontarsi con i residenti sulla gestione, punto cardine della promessa, sembra essersi dissolto nell’aria, lasciando la comunità in attesa, a contemplare l’ennesimo “elefante bianco” urbano”.

Il quartiere de I Passi – concludono – merita di raccogliere i frutti di questo investimento. Non si chiede un nuovo progetto, né nuovi fondi, ma semplicemente la messa a regime di quanto già esiste e di quanto è stato pagato. È tempo che l’amministrazione comunale, con la stessa sollecitudine con cui ha dato il via ai lavori, intervenga per sbloccare l’impasse gestionale. Dare finalmente le chiavi di questa sala a chi saprà animarla non è un favore, ma l’adempimento di un dovere nei confronti dei cittadini che hanno atteso e che continuano a pagare per un servizio inesistente. La sala multifunzionale non è un monumento da ammirare da fuori, ma uno strumento da utilizzare. Auspichiamo che le sue luci si accendano presto, restituendo al quartiere de I Passi lo spazio vitale e culturale che è stato promesso e, soprattutto, realizzato”.

Last modified: Dicembre 11, 2025
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