Written by 12:30 pm San Giuliano Terme, Politica

Mazzarri (Lista Boggi Sindaco): “San Giuliano Terme sotto assedio: rinnovabili sì, ma guidate. Il Comune usi tutti gli strumenti per fermare lo scempio e tutelare il paesaggio”

SAN GIULIANO TERME – “La nostra piana è oggi al centro di un vero e proprio assedio. Tra il progetto Trinasolar (40 ettari lungo via del Brennero), il mega-impianto di Metato/Asciano (116 ettari tra via Sant’Elena, via dei Condotti, via di Palazzetto e SP 30 del Lungomonte) e i sopralluoghi tecnici segnalati dai residenti di via Dell’Alberaccio e lungo la SS 12 dell’Abetone e del Brennero (16+18 ettari), complessivamente circa 150 ettari della nostra terra agricola e paesaggistica sono sotto pressione. Già mesi fa avevo denunciato i rischi del progetto Trinasolar: oggi, purtroppo, i timori si sono confermati”, lo afferma Elisabetta Mazzarri consigliera comunale Lista Boggi Sindaco.

“È mia responsabilità, come Consigliera Comunale civica della Lista Boggi Sindaco, richiamare il Comune alle proprie responsabilità. Ritengo che dobbiamo fare leva su tutti gli strumenti urbanistici e politici a nostra disposizione, intervenire con decisione e coordinare ogni azione per tutelare il territorio, perché restare spettatori significherebbe condannare la nostra terra a una trasformazione irreversibile. Rinnovabili sì, ma con criterio Non sono contraria alle energie rinnovabili: sono fondamentali per il futuro. Ma dico chiaramente che devono essere guidate e sostenibili. Io sostengo impianti fotovoltaici di dimensioni adeguate, installati sui tetti di abitazioni e capannoni industriali, che producono benefici concreti senza consumare suolo agricolo.

Se parliamo di agrivoltaico, deve essere quello vero: progetti che permettano realmente di continuare a coltivare sotto i pannelli, salvaguardando produttività agricola e biodiversità. Respingiamo invece il modello che: sottrae terreno agricolo compromettendone la produzione alimentare; altera profondamente il paesaggio, impoverendo la bellezza delle nostre campagne; concentra ricchezza nelle mani di grandi società finanziarie, senza ricadute per la comunità; scarica potenziali costi di smaltimento degli impianti sulle spalle della collettività. Non è una battaglia ideologica, ma di civiltà. Compensazioni concrete. Mi ispiro ad esperienze virtuose, come quella del Comune di Scandiano (Reggio Emilia), che ha introdotto compensazioni economiche per gli impianti agrivoltaici realizzati su suolo agricolo. Ritengo che a San Giuliano Terme si possano stabilire criteri simili, chiedendo ai soggetti privati contributi vincolati a interventi concreti a beneficio della comunità, proporzionati all’impatto dell’impianto.

Questi interventi potrebbero includere:

* Miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e scuole;

* Installazione di impianti fotovoltaici sui tetti comunali o edifici pubblici;

* Bonifica di aree degradate o industriali dismesse;

* Creazione e manutenzione di aree verdi, parchi e spazi pubblici;

* Progetti per la biodiversità, tutela della fauna e flora locali;

* Iniziative per la mobilità sostenibile, piste ciclabili e collegamenti verdi;

* Supporto agli agricoltori locali per adeguare le coltivazioni compatibili con impianti agrivoltaici reali.

“Le compensazioni devono essere obbligatorie, trasparenti e vincolanti, non facoltative o simboliche. Solo così chi occupa suolo agricolo può realmente restituire valore al territorio e alla comunità. Individuare le aree idonee Chiedo con forza che il Comune mappi urgentemente i terreni realmente idonei allo sviluppo delle rinnovabili: tetti, aree industriali dismesse, cave esaurite, spazi marginali o degradati. Nessuna concessione su suolo agricolo di pregio o in aree paesaggisticamente sensibili. Tre azioni concrete che propongo continua Mazzarri la Mappatura dei terreni idonei: tetti, aree industriali, cave esaurite, terreni marginali, le compensazioni vincolanti: contributi proporzionati all’impatto degli impianti, destinati a interventi concreti a beneficio della comunità e dell’ambiente, il Coordinamento politico e urbanistico: usare ogni strumento a disposizione per garantire che la transizione energetica sia guidata, sostenibile e rispettosa del paesaggio, dell’agricoltura e degli interessi della comunità. Dico sì alle energie rinnovabili, ma con criterio e responsabilità. Difendere il paesaggio, l’agricoltura e la bellezza delle nostre campagne significa difendere la nostra identità e il futuro della comunità”.

Last modified: Settembre 8, 2025
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