SEMPER 6 – Nonostante la pressione costante del Lecce non viene quasi mai impegnato, disimpegnandosi in un paio di uscite alte a risolvere le numerose mischie createsi nell’area di rigore nerazzurra, incolpevole sulla rete che decide l’incontro.
CALABRESI 6 – Fa dell’agonismo la sua caratteristica principale, ingaggiando un bel duello con Sottil sia fisico che in velocità, venendo costretto in un’occasione a rimediare un cartellino giallo che gli costa la sostituzione all’intervallo (dal 46′ Albiol 5,5 – Posto a presidiare il centro della difesa, non comanda il reparto come è solito fare Caracciolo ed in più è poco reattivo sul cross di Banda da cui nasce la rete dei giallorossi, facendosi passare la palla fra le gambe)
CARACCIOLO 6 – Nel primo tempo “regge la baracca” allorché i padroni di casa comandano il gioco, sempre puntuale nelle chiusure, nella ripresa spostato come braccetto di destra non è chiaramente a suo agio e non può competere con la velocità di Banda, oltretutto appena entrato, nell’azione del goal..(dall’81’ Buffon sv)
CANESTRELLI 5.5 – Buono negli anticipi e nell’uno contro uno con palla a terra, meno preciso negli appoggi e nei rilanci, si fa anticipare da Stulic sul goal, consentendo all’attaccante serbo di realizzare la sua prima rete nel Campionato italiano.
TOURE’ 5,5 – Molto meno dinamico rispetto a come ci aveva abituato, detta raramente il passaggio ai compagni di reparto allorché il Pisa avrebbe avuto bisogno delle sue sgroppate per alleggerire la pressione avversaria.
AKINSANMIRO 5 – Buono nelle chiusure e nelle interdizioni, ma estremamente negativo negli appoggi, anche i più semplici, in modo da riconsegnare subito la palla agli avversari, ad inizio ripresa perde un pallone sanguinoso che per poco Kaba non trasforma in rete, sostituito allo scoccare dell’ora di gioco (dal 60′ Angori 5,5 – Entra in campo con Gilardino a disegnare una difesa a quattro, cercando anche di proporsi in avanti all’uscita di Leris, ma sentra trovare il passaggio giusto per i compagni)
VURAL 5 – Un primo tempo da “Chi l’ha visto” non solo per colpa sua, visto che dalla difesa partivano lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, migliore la ripresa in cui si è vista a tratti la sua qualità palla al piede, ma indubbiamente deve crescere in personalità in mezzo al campo.
AEBISCHER 6 – La sua capacità di stare in campo non è venuta meno neppure stasera, tatticamente ha preferito svolgere un lavoro di copertura davanti alla difesa che proporre ripartenze in fase offensiva, ci prova nel finale di gara ma oramai era troppo tardi.
LERIS 6,5 – Sicuramente il migliore dei nerazzurri in una serata da dimenticare al più presto, vince il duello con Pierotti ed è altresì uno dei pochi a dettare il passaggio nelle rare ripartenze, sostituito per una diversa disposizione tattica nel tentativo di Gilardino di riequilibrare le sorti dell’incontro (dal 74′ Lorran 6 – Voto di incoraggiamento per il giovane brasiliano che dal suo ingresso si mette in luce quanto a volontà, cercando il dialogo con i compagni di reparto in una fase in cui il Lecce si era chiuso a riccio a difesa del vantaggio)
MOREO 5 – Il suo ruolo sarebbe stato quello di raccordo fra il centrocampo e l’unica punta Meister, ma stavolta si è dimostrato spaesato in questa posizione dove in passato aveva dato dimostrazione di trovarsi a proprio agio, non riuscendo a dialogare con Touré e Vural come probabilmente il tecnico si attendeva, tanto da essere sostituito allo scoccare dell’ora di gioco (dal 60′ Tramoni 5,5 – Inserito per cercare di dare respiro alla difesa con la speranza di tenere maggiormente palla nella metà campo avversaria, inizia bene con un paio di buoni spunti per poi perdersi nel grigiore generale)
MEISTER 5 – Qualora ce ne fosse stato bisogno, l’attaccante danese conferma che se servito sui piedi con l’uomo addosso (pur con l’attenuante di essere stretto fra la morsa di Tiago Gabriel e Gaspar) equivale a perdere immediatamente palla, mentre sull’unica occasione in cui era stato lanciato in velocità per poco non crea una importante situazione da rete.
GILARDINO 5,5 – Sulla carta schiera la miglior formazione disponibile con gli effettivi a sua disposizione, ma sul campo i nerazzurri non riescono a svolgere trame di gioco tali da creare occasioni da rete, commettendo molti ed in certi casi incomprensibili errori di precisione anche in situazioni facilmente leggibili, il tourbillon di sostituzioni nel finale non migliora certo le cose.
Last modified: Dicembre 13, 2025
















