Domenica 17 Novembre è stato inaugurato, da parte del circolo “Filippo Mazzei”, nell’atrio del Comune di Pisa il busto del personaggio a cui l’associazione si ispira, il cui marmo proviene dalle cave di Carrara e che è stato realizzato nei laboratori della TorArt a Torano – la statua è stata donata dal circolo stesso insieme alla associazione DAR (Daughters of American Revolution) -.
di Leonardo Miraglia
Filippo Mazzei, poliedrico pisano che ebbe parte attiva nella stesura della Costituzione Americana e fu amico dei presidenti Jefferson e Washington, fu medico, agronomo, commerciante ma anche giornalista, scrittore, ambasciatore e costituzionalista e visse nel pieno del XVIII secolo.
Il tutto è cominciato nel 1989 quando si scatenò in tutta Italia la protesta studentesca a cui venne dato il nome di “Pantera”, con l’adesione di buona parte degli studenti che presero possesso fisicamente delle università facendo sospendere le lezioni e proclamando continue assemblee durante il periodo di occupazione.
Tuttavia, non tutte le facoltà aderirono alla protesta, in particolar modo Scienze Politiche di Pisa che fece una scelta diversa anche dalla netta non adesione poiché non si accodò alla protesta ma neppure ne rimase prona alle scelte, divenendo l’unico polo di conversazione dove le richieste della Pantera erano messe in discussione, quindi mantenendo una gestione dialogante e non occupante.
Il gruppo che frequentava Scienze Politiche si autodefinì “Fronte del Dialogo” ed arrivò fino ad essere ascoltato dal Ministero della Pubblica Istruzione a riguardo di alcune modifiche da loro ideate in funzione della legge promulgata dall’allora Ministro Ruperti che prevedeva l’accesso degli investitori privati ai progetti universitari e che aveva fatto scattare la protesta della Pantera.
L’associazione si sciolse nel 1990 e si riaggregò, coinvolgendo tutti coloro che vi avevano preso parte durante la protesta studentesca, sotto forma di circolo culturale prendendo il nome di Filippo Mazzei per ricordare il proprio nume tutelare, il suo cosmopolitismo e la sua umanità liberale.
Venne eletto presidente Dino Dringoli e presidente onorario Luigi Maruzzi, ultimo discendente di Filippo Mazzei.
Da quel momento la vita del circolo fu piena e variegata, con attività di impegno sociale come la campagna di manifesti a sostegno dei nostri militari durante la prima guerra del Golfo ma anche con laboratori culturali e specialmente come ritrovo per corsi di pittura, di bridge e di teatro con maestri qualificati.
Una delle attività importanti del circolo era l’organizzazione di eventi sul territorio come la festa tenutasi all’hotel Palazzo di Livorno che vide la presenza di oltre 1.000 invitati.
La credibilità del circolo fu rafforzata anche dalla partecipazione dei propri iscritti come personale di vigilanza durante mostre ed esposizioni negli anni ’90.
Una presenza importante come ospite frequente alle serate organizzate dal circolo fu quella di Vittorio Sgarbi che presenziò il 16 Giugno 1993 all’inaugurazione del giardino estivo di via La Foglia, nuova sede del circolo dopo essersi trasferito da quella di Piazza Carrara.
Vittorio Sgarbi fu positivamente colpito dalle attività del circolo che coinvolse i suoi giovani in una estate di presentazioni del suo ultimo libro di allora, “Le mani nei capelli” in varie località italiane.
Nel 1995 il circolo si sciolse ma i mazzeiani rimasero in contatto e nel 1999 Massimo Balzi, segretario del gruppo nei primi anni ’90, decise di ridare vita al sodalizio.
Dopo aver ulteriormente cambiato sede, stabilendosi in via Santa Maria, ed aver reso omaggio alla tomba di Filippo Mazzei il circolo riaprì i battenti nel Maggio del 1999.
Negli anni che vanno dal 1999 al 2005 il gruppo si è occupato di realizzare una iniziativa annuale dove veniva premiato un pisano che si fosse distinto nel mondo come aveva fatto Mazzei.
Dal Dicembre 2005 le attività del circolo mutano forma dato che il gruppo si trasforma in una realtà operativa organizzando presentazioni di libri, raccogliendo fondi per interventi di restauro su beni cittadini ma dotandosi anche di un organo di informazione, il “Del libero pensiero”.
Da ricordare negli ultimi anni la raccolta di ben 22.000 euro per restaurare opere d’arte cittadine ma anche la realizzazione di salotti culturali televisivi in collaborazione con 50canale e di eventi letterari ispiratisi a scrittori come Alfieri ed Ariosto che hanno visto la partecipazione di eminenti docenti dell’ateneo pisano.
Last modified: Novembre 19, 2024