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Elezioni amministrative 2023: guida al voto

Saranno oltre 500 i candidati consiglieri comunali che si contenderanno il posto voto su voto

PISA – Le elezioni amministrative 2023 si avvicinano sempre più a Pisa. Si voterà nelle giornate 14 e 15 maggio. Andiamo a vedere come si vota. Sono oltre 500 i consiglieri comunali candidato in lizza nelle varie liste civiche e non per un posto al sole in Consiglio Comunale.

La legge elettorale cui si fa riferimento per eleggere le nuove amministrazioni comunali è il Testo unico degli Enti locali, varato nel 2000 e poi modificato in più occasioni, che stabilisce le procedure del caso, dividendo sostanzialmente i Comuni in due categorie: quelli oltre i 15 mila abitanti, che possono andare al ballottaggio come nel caso di Pisa e quelli sotto i 15 mila, i cui giochi si concludono al primo turno.

PER ELEGGERE IL SINDACO: Nei Comuni che contano una popolazione superiore ai 15 mila abitanti vige un sistema maggioritario, cioè per essere eletti come sindaco al primo turno occorre ottenere la maggioranza assoluta delle preferenze, quindi il 50%+1 dei voti. Nel caso in cui questa condizione non si verifichi si andrà al ballottaggio il 28 e il 29 maggio, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti: diventerà sindaco chi si aggiudicherà il testa a testa. I candidati possono essere sostenuti da una o più liste per il consiglio comunale, che vedrà il 60% dei seggi assegnati al vincitore, mentre i restanti verranno spartiti tra le liste sconfitte in modo proporzionale in base alle preferenze ottenute.

CANDIDATI CONSIGLIERI COMUNALI. Per gli oltre 500 consiglieri che si contendono un posto in consiglio comunale, esiste solo la regola delle preferenze personali ed entreranno in consiglio comunale in base alle preferenze ottenute. Per ottenere il passaggio in consiglio comunale i candidati consiglieri lotteranno voto su voto e si entrerà in consiglio in ordine di preferenze personali ottenute da ogni singolo candidato consigliere.

LA DOPPIA PREFERENZA. La composizione delle liste per i consiglieri comunali deve garantire la rappresentanza di entrambi i sessi, e per i comuni che hanno più di cinquemila abitanti c’è la possibilità di esprimere una doppia preferenza nell’ambito della stessa lista. Nel caso si esprimessero due preferenze queste devono riferirsi “a candidati di genere diverso, pena l’annullamento della seconda scelta”. La doppia preferenza può essere esercitata anche nel caso in cui si ricorra al voto disgiunto. Per i comuni con meno di cinquemila abitanti, invece “l’unica previsione di riequilibrio di genere è il principio secondo il quale ‘nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi’”.

VOTO DISGIUNTO. A Pisa essendo un comune sopra i 15000 abitanti è possibile esprimere il voto disgiunto, dunque votare per un candidato a sindaco e contemporaneamente esprimere una preferenza per una lista collegata a un diverso candidato: in sostanza è possibile tracciare una “X” sul nome del sindaco prescelto e dare a lui il voto o sul simbolo di una delle liste per darlo a candidato sindaco e lista; oppure è possibile scegliere un candidato sindaco e porre una “X” sul simbolo di una lista diversa dalla sua.

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Last modified: Maggio 6, 2023
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