Written by 2:13 pm Pisa, Attualità

“Consultori familiari: raccontaci la tua esperienza.” A cinquant’anni dalla legge 405, la Casa della donna e AIED Pisa lanciano un questionario sui servizi consultoriali del territorio pisano

PISA – “Consultori familiari: raccontaci la tua esperienza.” Un questionario on line e anonimo per valutare lo stato di salute dei consultori e sulla corretta applicazione delle linee di indirizzo per l’uso della Ru486, la pillola abortiva. A lanciare l’iniziativa le realtà femministe e transfemministe Casa della donna di Pisa, Obiezione Respinta e AIED di Pisa.

“A 50 anni dalla legge 405/75 che istituiva i consultori ci sembra importante fare il punto sui servizi, almeno nella nostra zona”. Pina Salinitro, presidente di AIED Pisa; ” ancora oggi sono presidi fondamentali e importanti e necessitano una riqualificazione che possa permettere di offrire servizi in difesa dei diritti, soprattutto quello di vivere una sessualità libera e consapevole anche grazie a una corretta informazione, contraccezione e sostegno alla genitorialità. A Pisa, inoltre ci sono solo due consultori per oltre 89mila residenti, senza contare i migliaia di studenti e studentesse provenienti da altre regioni e migliaia di persone che vengono da paesi stranieri e non hanno la residenza”.

Caterina Manganelli, vice presidente della Casa della donna, aggiunge: “Purtroppo, assistiamo a una continua sottrazione di risorse destinate al welfare, a favore di altre priorità, come la spesa per gli armamenti o per la base militare. Nel 2023 la Regione Toscana ha destinato ai consultori solo 1 milione e 900 da ripartire su tre anni, troppo pochi”.

“Il questionario è anche l’occasione per riparlare di IVG – sottolinea Eleonora Mizzoni di Obiezione Respinta – in particolare di IVG farmacologica che in Toscana è utilizzata nel 63,6% dei casi ed è più sicura, e meno costosa, come ha sottolineato l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Chiediamo quindi alle Istituzioni di facilitare il ricorso alla RU486 attraverso la possibilità di somministrarla nei consultori come già avviene nel Lazio, in Emilia Romagna e Sardegna. “I consultori sono sempre stati presidi fondamentali di informazione, consulenza psicologica e assistenza – ricordano le promotrici – in particolare per garantire l’interruzione volontaria di gravidanza. Continuano, infatti, a rimanere i primi presidi a livello nazionale in cui le donne si recano per ottenere il certificato IVG, secondo il report sulla 194 del Ministero della Salute. Chiediamo a tutte le utenti e gli utenti di rispondere al questionario. Questo ci aiuterà a rilanciare questi spazi, rendendoli più inclusivi e accessibili”.

Al questionario è possibile rispondere on line, sul sito della Casa della donna. In questo momento in cui il welfare è sempre più penalizzato, è nostro dovere riaffermare il diritto alla salute delle donne e della comunità queer e sottolineare il ruolo centrale dei consultori familiari come luoghi di prevenzione, cura e autodeterminazione a partire dall’esperienza di chi li attraversa.

Last modified: Settembre 27, 2025
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