PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Confagricoltura Pisa.
“Ancora una volta ci troviamo a commentare un disastro già annunciato. Basta così. È urgente avviare un progetto per ridisegnare il reticolo idraulico della piana pisana.” Paolo Rossi, direttore di Confagricoltura Pisa, non usa mezzi termini per denunciare la devastazione che ha colpito le imprese agricole e migliaia di ettari coltivati, distrutti dalle acque. “Il clima fuori controllo – commenta amaramente Rossi – ha riversato sulla piana pisana milioni di metri cubi d’acqua, che per evitare danni ingenti alla città di Pisa, sono stati deviati su terreni agricoli seminati a cereali tramite lo scolmatore di Pontedera. Ciò significa milioni di euro di danni, ancora una volta a carico degli agricoltori.”
“Una situazione assurda – continua il direttore – visto che alcune zone stavano appena risollevandosi dalle ferite dell’ultima alluvione, interventi urgenti che non hanno retto alla forza delle acque, allagando nuovamente vaste aree. È evidente che la piana pisana e il suo sistema idraulico non sono più in grado di gestire queste calamità, per cui è fondamentale e non più rinviabile un progetto complessivo che affronti gli anni di mancata gestione, compreso l’escavo dei fossi e la riduzione della portata a mare delle acque.”
Secondo Rossi, poiché gli agricoltori non possono farsi carico da soli di questi danni, spetta alla Regione e al Governo intervenire per risarcire le loro imprese, sacrificatesi per proteggere la città. “Si provveda con urgenza al rimborso dei danni – conclude deciso – eliminando la burocrazia e le procedure tecniche complicate. Non raccogliere grano a causa dell’alluvione significa dover aspettare almeno un anno per il prossimo raccolto, con il rischio di dover ricorrere a finanziamenti con tassi elevati per sopravvivere.”
Last modified: Marzo 18, 2025