PONTEDERA- Domenica 12 ottobre si è conclusa ufficialmente la stagione del Battello Andrea a Pontedera, una stagione speciale che ha saputo coniugare cultura, natura, musica e partecipazione.
Nel corso dei mesi sono state effettuate 41 corse, con oltre 1.750 persone a bordo, a conferma del crescente interesse di cittadini e visitatori verso questa modalità originale e sostenibile di esplorare il territorio.
Musica, cultura e storia sull’Arno
Dieci corse hanno incluso animazioni musicali, grazie alla collaborazione con il Festival SSSL, l’Accademia della Musica di Pontedera, la Scuola di Musical Bohemians, l’Accademia Glenn Gould e il musicista Samuele Borsò.
Spazio anche ai più piccoli, con letture a bordo della Biblioteca Gronchi, presentazioni di libri e numerose corse storiche guidate dallo storico Michele Quirici.
Tra le esperienze più apprezzate, le corse con discesa allo scalo de La Rotta e la visita al Museo dei Mattonai, una vera perla del territorio. La stagione si è chiusa con la corsa speciale “Storie di guerra”, dedicata agli 80 anni dalla Liberazione, un momento di grande valore storico e civile.
Natura, sport e sensibilizzazione ambientale
Non sono mancate le attività a contatto con la natura:
- yoga nel Parco dei Salici, seguito da una rilassante corsa in battello;
- trekking serali con navigazione al tramonto e scoperta di Pontedera come “città d’acqua”;
- corsa ecologica con i volontari di Polpo Verde, per la raccolta della plastica e la sensibilizzazione ambientale.
Il Battello Andrea ha ospitato anche corse speciali dedicate alle scuole e agli anziani delle RSA, confermando la sua vocazione sociale e inclusiva.

Un ringraziamento condiviso
Una stagione così ricca è stata possibile grazie alla collaborazione di numerose realtà e persone:
- la consigliera comunale Simona Leggerini, curatrice del cartellone di iniziative;
- i Canottieri di Pontedera, che garantiscono sicurezza e scorrimento agevole del Battello Andrea;
- il battelliere Riccardo, guida esperta e appassionata;
- Marco Salvadori, per il supporto logistico allo scalo de La Rotta;
- Michele Quirici, guida storica della città, capace di rendere ogni corsa un viaggio nella memoria collettiva;
- i volontari del CAI e di Polpo Verde, i musicisti, il Gruppo Azeri, Samuele Borsò e i lettori della Biblioteca Gronchi.
Un ringraziamento speciale va all’Assessore Mattia Belli, che con passione sostiene questo servizio gratuito, simbolo di un modo nuovo di vivere l’Arno e il territorio.
