PISA– In occasione del centenario della ricollocazione del Pulpito (o Pergamo) di Giovanni Pisano nel Duomo di Pisa (1926-2026), l’Opera della Primaziale Pisana presenta “Giovanni Pisano. Memoria di uno scultore”, una mostra che ripercorre la riscoperta critica del maestro tra Otto e Novecento e la sua profonda influenza sugli artisti contemporanei, da Henry Moore a Marino Marini.

Un evento straordinario: dopo quasi due secoli tornano a Pisa, dal Metropolitan Museum of Art di New York, tre elementi originali del Pergamo – il Tetramorfo con i simboli degli evangelisti e due Angeli suonatori di tuba – giunti negli Stati Uniti dalla collezione di John Ruskin. Per la prima volta dopo secoli questi marmi dialogheranno nuovamente con le sculture che oggi compongono il pulpito in Cattedrale.

Il percorso espositivo, articolato in 11 sale, ricostruisce la fortuna moderna di Giovanni Pisano grazie a documenti, opere e testimonianze internazionali, affiancati ai capolavori conservati dall’Opera della Primaziale Pisana, alcuni dei quali esposti per la prima volta.
Prestiti eccezionali provengono da: Metropolitan Museum of Art (New York), Musée du Louvre e Musée d’Orsay (Parigi), Victoria and Albert Museum (Londra), Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano), Collezione Gori (Pistoia).
Curatrici e curatori: Donata Levi (Università di Udine), Emanuele Pellegrini (Scuola IMT Lucca).
Comitato scientifico: Michele Amedei, Flavio Fergonzi, Donata Levi, Emanuele Pellegrini, Roberto Paolo Novello, Max Seidel.


















