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Alessandra Orlanza (Comunità e Territori): “Le regole non sono facoltative, ma pilastri della nostra democrazia”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Alessandra Orlanza Consigliere Provinciale Lista Comunità e Territori.

“A qualche giorno di distanza dalla seduta del Consiglio Provinciale del 28 febbraio2025, mi permetto di esprimere un forte senso di sconcerto e indignazione di fronte alla mancanza di democrazia e trasparenza che caratterizza la gestione dell’ Ente di cui sono Consigliere con la lista Comunità e Territori. È inaccettabile l’atteggiamento assunto nell’ambito del concorso per il Funzionario di Vigilanza e nella gestione del Corpo di Polizia Provinciale. Durante la seduta, il Presidente della Provincia e i Consiglieri di maggioranza hanno bocciato, senza alcuna motivazione chiara, la mozione di annullamento in autotutela del concorso che intendeva sanare una situazione in palese violazione dei regolamenti vigenti e attualmente sotto la lente d’ingrandimento della Procura.

A rendere la situazione ancora più opaca è la decisione di rimuovere la registrazione della seduta dal sito ufficiale della Provincia, privando i cittadini della possibilità di accedere ai contenuti del dibattito istituzionale. Questa operazione, lungi dall’assicurare trasparenza, ha sollevato ulteriori dubbi sull’intera vicenda, alimentando disaffezione e sfiducia nei confronti delle istituzioni.

La questione del Regolamento per il Servizio di Vigilanza è emblematico di questo stato di cose. È inaccettabile vedere disatteso un regolamento che prevede chiaramente due Ufficiali per coordinare ventidue agenti, mentre attualmente ci troviamo con un terzo Ufficiale a gestire solo otto agenti. Questa scelta, voluta dai vertici dell’Amministrazione, rappresenta non solo una violazione dei regolamenti ma anche uno spreco ingiustificato di denaro pubblico.

Paradossale è la dichiarazione del Presidente della Provincia,  che ha definito il Regolamento “vecchio” e superato, nonostante sia ancora in vigore. Sono venuta a conoscenza che giorno 16 febbraio 2025, il Sindacato di Polizia Locale S.I.L.Po.L. aveva formalmente richiesto chiarimenti in merito a questa affermazione, domandandosi se il Regolamento possa considerarsi decaduto e se ciò liberi gli Agenti da obblighi fondamentali come l’adozione dell’uniforme o l’obbligo di obbedienza ai superiori. Questo atteggiamento ambiguo è pericoloso e potrebbe generare significative incertezze nella gestione del Corpo di Polizia.

Le scelte operate dall’attuale Presidenza sembrano piegare le regole a una logica di convenienza, ignorando che i regolamenti non possono essere considerati “vecchi” o superati senza una modifica formale e condivisa. Così come non si può scavalcare la Costituzione, semplicemente perché “vecchia” di quasi ottant’anni. Ci troviamo di fronte a un attacco all’autorità del Consiglio stesso e al ruolo fondamentale dei Consiglieri, chiamati a garantire il rispetto dei principi democratici.

È vero che la Provincia ha la facoltà di emanare bandi e concorsi in base a normative nazionali, come la L. 56/2019 o il D.L. 80/2021. Tuttavia, tali norme non derogano dall’obbligo di rispettare i regolamenti interni dell’ente, inclusa la necessità di avviare una mobilità volontaria esterna prima di un concorso e di rispettare il Regolamento vigente sul Corpo di Polizia Provinciale.

La bocciatura della mozione di annullamento in autotutela del concorso in oggetto,  non è solo un segnale di disinteresse verso la legalità, ma una chiara dimostrazione di volere favorire pratiche poco trasparenti e contrarie agli interessi dei cittadini. Non è tollerabile che vengano sprecate risorse pubbliche in un momento di crisi economica, quando la gestione delle risorse dovrebbe essere improntata all’efficienza e alla correttezza.

Pertanto, mi rivolgo al signor Presidente ed a tutta la maggioranza, chiedendo di fornire urgentemente chiarimenti sulla grave incongruenza tra regolamenti e realtà amministrativa. L’ attuale posizione di difesa non può e non deve sostituire l’assunzione di responsabilità e l’impegno per il bene dell’ente che rappresentano. È necessario mettere al centro della sua azione e di quella della maggioranza, la trasparenza e l’interesse collettivo, piuttosto che arroccarsi su decisioni che oscurano e distorcono il nostro operato.

Le regole non sono semplici formalità, ma i pilastri su cui si fonda cada forma di democrazia. Se la Provincia di Pisa desidera essere un esempio di buona amministrazione, deve necessariamente rispettare le norme che essa stessa ha stabilito e non tollerare le incongruenze che compromettono la fiducia nelle sue istituzioni. Confidiamo quindi in un’inversione di rotta che riporti la serietà e la legalità al centro delle vostre scelte politiche”, conclude Orlanza.

Last modified: Marzo 3, 2025
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