PISA – “Un campo polivalente costruito grazie a una convenzione del 1977 oggi in stato di abbandono, un diritto di prelazione sulla vendita del vicino impianto sportivo probabilmente mai esercitato e una giunta che tace”.

“Questa è la fotografia desolante del caso del campo polivalente e dei relativi spogliatoi, che si trova a La Gabella, portato all’attenzione del Consiglio comunale dal consigliere David Buselli, del gruppo Uniti per Calci, con due interrogazioni, la prima presentata il 27 marzo, la seconda il 15 maggio. La vicenda è chiara: nel 1977 il Comune di Calci stipulò una convenzione con una società in cui si prevedeva che questa avrebbe costruito un complesso sportivo in loc. La Gabella e che, alla scadenza del terzo anno dal rilascio della concessione, avrebbe ceduto a titolo gratuito al Comune un campo polivalente per tennis, pallavolo o pallacanestro e i relativi spogliatoi. La stessa convenzione stabiliva che, in caso di vendita dell’impianto sportivo, il Comune avrebbe avuto diritto di prelazione. Quindi: la proprietà del campo polivalente al Comune e il diritto di prelazione, di quest’ultimo, in caso di vendita dell’impianto sportivo. Quel campo e quegli spogliatoi oggi sono abbandonati e il Comune non ne è proprietario. Buselli ha chiesto chiarimenti al riguardo, su cosa intende fare l’amministrazione per far rispettare la convenzione e se il Comune ha esercitato o rinunciato al diritto di prelazione. Alla prima interrogazione l’assessore Valentina Marras ha risposto solo che il bene non è del Comune e che “serve tempo per ricostruire la vicenda”.
“A fronte di una nuova interrogazione dettagliata, il 15 maggio, ancora silenzio. Nessuna risposta concreta. Nessuna volontà di chiarire. Nessuna assunzione di responsabilità.“È una vicenda complessa”, “Risale al 1977”, “Io nel 1977 non ero nemmeno nata” – queste le giustificazioni sconcertanti avanzate dall’assessora Marras. Ma oggi lei è assessore e ha il dovere di rispondere. Non si tratta di una pratica polverosa d’archivio. Parliamo di un bene pubblico, di un diritto mai esercitato o dimenticato, di spazi sportivi e sociali che potrebbero tornare a vivere grazie a una gestione associativa virtuosa. Si parla della possibilità di rigenerare uno spazio abbandonato, creare servizi, attività, persino occasioni di lavoro e inclusione sociale. Ma per farlo serve una visione, un’assunzione di responsabilità. E questa amministrazione continua a non decidere, a non rispondere, a non assumersi alcuna responsabilità.“Se l’assessore non ha tempo, mezzi o capacità per affrontare il tema, lo dica apertamente. Ma ignorare le interrogazioni è una violazione istituzionale grave nei confronti dell’opposizione e dei cittadini”, afferma Buselli. Il campo polivalente della Gabella poteva diventare un presidio di comunità, un punto di incontro, uno spazio per sport, cultura, socialità. Invece oggi è un simbolo dell’incuria e dell’inerzia di questa amministrazione che, tramite l’assessore Marras, non spiega neanche perchè”.
Last modified: Giugno 8, 2025