PISA- La Giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo con cui stabilisce che le risorse ottenute dalla vendita dell’immobile di via Coccapani n. 11 – ex asilo nido comunale – saranno impiegate per finanziare i lavori di ristrutturazione della chiesa di San Zeno. Contestualmente, è stato dato mandato di avviare una variazione di bilancio e aggiornare il Documento Unico di Programmazione (DUP), in modo da inserire ufficialmente l’intervento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
Nei giorni scorsi, l’immobile è stato aggiudicato provvisoriamente per un importo pari a 671mila euro. In attesa della formalizzazione dell’atto, l’Amministrazione ha già individuato una destinazione chiara e strategica per le risorse in arrivo: il recupero funzionale della chiesa di San Zeno, un bene storico da tempo inutilizzabile.
“La vendita dell’ex asilo Coccapani ci permette di liberare risorse fondamentali” – commenta l’assessore al patrimonio Filippo Bedini – “che saranno impiegate per riqualificare un luogo di grande valore come la chiesa di San Zeno, restituendolo alla città”.
Bedini sottolinea come questa operazione rappresenti un principio di buon senso e responsabilità nella gestione del patrimonio pubblico:
“Il Comune possiede un patrimonio immobiliare vastissimo, impossibile da gestire e valorizzare completamente con le sole forze dell’Amministrazione. È quindi necessario scegliere cosa mantenere e valorizzare, e cosa alienare per reperire risorse da investire su altri beni”.
“Parlo di ‘sacrificio’ – prosegue Bedini – perché a volte vendere un immobile è una scelta difficile. Ma se l’alternativa è lasciarlo vuoto, in degrado, soggetto a occupazioni abusive e costi di manutenzione inutili, allora vendere diventa un investimento. L’obiettivo è sempre quello di preservare ciò che si ritiene davvero strategico per la comunità”.
A titolo di esempio, l’assessore cita il recente affidamento della chiesa di San Marco in Calcesana al Teatro Verdi, soluzione che ha permesso al Comune di mantenere la proprietà pubblica dell’immobile. Diverso è il caso dell’ex asilo Coccapani:
“È un edificio bello, ma non più adatto a ospitare servizi pubblici. Era chiuso da tempo e rischiava di diventare un problema. Con realismo, abbiamo scelto di venderlo per destinare le risorse a un progetto concreto e utile, come la riapertura della chiesa di San Zeno”.
“Chi sogna di mantenere tutto pubblico – conclude Bedini – deve confrontarsi con la realtà: senza risorse, il rischio è che il patrimonio si trasformi in un insieme di ruderi. Noi preferiamo intervenire con scelte chiare, trasparenti e sostenibili”.
