PISA – In merito alle problematiche emerse nel laboratorio di anatomia patologica dell’edificio 200 a Cisanello la Direzione dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, insediatasi nel maggio scorso, ritiene anzitutto opportuno precisare di aver adottato immediatamente ogni iniziativa necessaria per garantire la sicurezza dei propri dipendenti, anche a seguito di momenti di ascolto e confronto con gli operatori, sia attraverso il monitoraggio dei valori di salubrità degli ambienti sia attraverso specifici interventi tecnici su impianti e apparecchiature.
Più nel dettaglio, rispetto ai due eventi verificatisi da ottobre 2025, e’ stata attivata tempestivamente tutta la filiera della sicurezza e il servizio tecnico, nonché un’Unità di crisi dedicata, per garantire un intervento coordinato a supporto dei lavoratori e della corretta esecuzione delle attività. In questo senso, in riferimento all’ultimo evento, la salvaguardia della salute del personale è stata la principale preoccupazione dell’Azienda che, oltre a dare pieno mandato ai propri uffici tecnici di mettere in atto ogni azione per ripristinare lo stato di sicurezza dei luoghi di lavoro, ha ribadito la necessità di un monitoraggio continuo e costante dei livelli di esposizione alle sostanze chimiche utilizzate nei processi di lavorazione, sospendendo contemporaneamente – laddove necessario – le relative attività, e disponendo l’allontanamento di lavoratrici e lavoratori fino al momento in cui i suddetti parametri – oggetto di continuo monitoraggio – non fossero tornati entro i limiti di legge.
In merito, poi, alla contestata carenza di reagenti di laboratorio e dispositivi di protezione individuale, se ne contesta con decisione la fondatezza.
Relativamente invece alle attività, è opportuno rassicurare sul fatto che i test diagnostici, momentaneamente sospesi, vengono comunque garantiti grazie alla collaborazione del sistema laboratoristico della rete ospedaliera della Regione Toscana, al fine di evitare qualsiasi lesione all’interesse dei nostri utenti. La Direzione intende ribadire inoltre che, fin dal suo insediamento, in merito all’ubicazione delle attività laboratoristiche nell’edificio 200 da più di un decennio, ha immediatamente rilevato la necessità di individuare soluzioni progettuali idonee a garantire in maniera alternativa, nell’Ospedale Nuovo Santa Chiara, una collocazione definitiva e in linea con gli standard del nuovo complesso ospedaliero.
Si ritiene, quindi, di poter confermare che le attività laboratoristiche dell’Azienda troveranno una diversa e stabile collocazione in un nuovo edificio. Nel frattempo, la situazione sarà doverosamente e costantemente monitorata a tutela di operatori e pazienti.
Last modified: Dicembre 23, 2025

















