CASCINA- Scelte poco ponderate e imprevisti tecnici stanno facendo lievitare i costi per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Casciana Terme. L’Amministrazione comunale è stata costretta ad accantonare 458.000 euro per coprire spese straordinarie. Le risorse riguardano due principali interventi: uno da circa 315.000 euro e l’altro da 143.000 euro.
La cifra di 315.000 euro si suddivide in:
- 282.344 euro per opere in variante,
- 5.000 euro per indagini preliminari,
- 20.000 euro per allacciamenti ai pubblici servizi,
- 7.475 euro per imprevisti.
Tali spese sono la conseguenza della decisione della precedente amministrazione di modificare l’area di cantiere prevista dal progetto esecutivo del polo scolastico “0-6”. Per mantenere invariata la viabilità e il numero di posti auto, l’area inizialmente destinata al parcheggio è stata spostata nella zona a verde adiacente la strada provinciale, rendendo necessaria la realizzazione di una rampa per superare dislivello e fossato.
Tra le opere in variante rientra anche il rifacimento delle tubazioni elettriche e idriche, posizionate erroneamente proprio nell’area dove sarebbe sorto il nuovo edificio scolastico. “È un esempio di pessima progettazione: si sapeva che lì sarebbe sorto un nuovo edificio”, sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Rossana Sordi.

“Al di là di ogni dettaglio tecnico, il dato di fatto è che lo spostamento del cantiere è costato 315.000 euro alla collettività”, aggiunge Sordi. La variante è stata presentata al Ministero, che però ha respinto la richiesta di finanziamento PNRR, ritenendo gli interventi né imprevisti né imprevedibili.
Il secondo imprevisto, dal costo di 143.000 euro, è emerso in fase di scavo: la natura argillosa e instabile del terreno ha fatto affiorare sacche d’acqua, costringendo a una modifica delle fondazioni e alla costruzione di muri di contenimento sul lato dell’edificio esistente. Anche questa variante sarà sottoposta al Ministero, ma in questo caso, secondo l’Amministrazione, ci sarebbero i presupposti per ottenere la copertura con fondi PNRR.
“Alla fine, la Giunta Mori ha dovuto sottrarre 458.000 euro da interventi previsti sul territorio. Abbiamo segnalato la questione alla Regione e confidiamo in un contributo che ci consenta di recuperare almeno i 315.000 euro. Resta però il fatto – conclude Sordi – che queste criticità dimostrano ciò che sosteniamo da sempre: quell’area non era adatta alla costruzione di un polo scolastico”.
