PISA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di “Non una di meno”
“In risposta al recente emendamento governativo che consente alle associazioni anti-abortiste di entrare nei consultori pubblici, il 25 maggio, dopo un corteo cittadino, centinaia di persone si sono riunite davanti alla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri per affermare il loro diritto all’autonomia nelle scelte di vita e di salute, sia negli ospedali che nei consultori pubblici. Nonostante la regione Toscana abbia dichiarato che non permetterà l’accesso alle associazioni anti-abortiste nei consultori, essa non ha ancora applicato completamente le nuove linee guida per l’uso della RU486. Secondo il Ministero della Salute, l’aborto farmacologico dovrebbe essere possibile anche nei consultori attraverso le procedure “at home”. Con questa manifestazione, Non Una di Meno rivendica con forza il diritto all’aborto, alla contraccezione e alla maternità per tuttə. Se i consultori diventano spazi ostili, non solo il diritto all’aborto viene compromesso, ma anche il diritto alla salute nel suo complesso. I CONSULTORI SONO NOSTRI, SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI” concludono le esponenti.
Last modified: Maggio 27, 2024