MONTESCUDAIO – L’8 marzo deve essere visto come un’opportunità per avviare un percorso di maggiore consapevolezza riguardo alla parità di genere. È questa la riflessione di Daniela Galluzzi, assessore nella giunta comunale di Montescudaio, che, partendo dalla sua esperienza personale, analizza la situazione attuale.
“Le percentuali di donne in posizioni di leadership, sia politiche che aziendali, rimangono basse, e la presenza femminile in parlamento è spesso il risultato di quote di genere piuttosto che di un reale cambiamento culturale“, osserva l’assessore Galluzzi. “Questa sottorappresentanza ha effetti concreti sulle politiche e sulle decisioni che riguardano la vita di milioni di persone, e temi come la violenza domestica, la salute riproduttiva e le politiche familiari rischiano di essere marginalizzati in favore di questioni considerate ‘più urgenti’ da una maggioranza maschile“.
Anche quando le donne riescono ad arrivare in posizioni di rilievo, lo fanno spesso con il timore di non essere abbastanza, di non essere all’altezza del ruolo. “Ho sempre faticato per ottenere ciò che molti altri ottenevano con facilità“, sottolinea Galluzzi. “Ho dovuto studiare il doppio, affrontare concorsi che altri superavano più facilmente, rinunciare a occasioni per amore della famiglia e prendere decisioni guidate più dall’emotività che dalla razionalità. La mia esperienza in politica, durante la campagna per le amministrative di Montescudaio, è stata un percorso difficile, intrapreso con paura di fallire e con il timore di essere giudicata non abbastanza capace“.
Secondo l’assessore, “questo continuo pensare di ‘non essere mai abbastanza’ è uno degli ostacoli più grandi per noi donne. È un retaggio culturale che dobbiamo superare e abbattere“. Tuttavia, Galluzzi si ritiene fortunata ad aver intrapreso la sua carriera politica a Montescudaio, una comunità che ha sempre dimostrato di essere sensibile alla rappresentanza femminile. “Qui, per dieci anni, la carica di sindaco è stata ricoperta da una donna, e anche alle ultime elezioni la comunità ha dato fiducia a donne pronte a mettersi in gioco“.
Nonostante ciò, Galluzzi segnala che spesso l’operato femminile viene giudicato attraverso una “lente di genere”, dove anche il minimo errore viene amplificato per rafforzare gli stereotipi negativi. “Questo alimenta la percezione che le donne non siano adatte ai ruoli di leadership e crea un circolo vizioso difficile da rompere“, afferma.
“È fondamentale che la partecipazione delle donne in politica non venga vista solo come una questione di rappresentanza numerica, ma come un’opportunità di trasformare radicalmente le istituzioni e le politiche“, conclude Galluzzi. “Anche se i risultati non sono sempre stati incoraggianti, esiste un grande potenziale di cambiamento“.
Per promuovere questa riflessione, il Comune di Montescudaio, in collaborazione con alcune studentesse del liceo Fermi di Cecina e l’associazione Montescudaio Rosa, organizza un incontro alla Sala del Poggiarello il 8 marzo alle 17. Un’occasione di riflessione e impegno collettivo, per ricordare i traguardi raggiunti e riflettere su quelli ancora da conquistare.
Last modified: Marzo 5, 2025