Written by 9:24 am Attualità, Pisa

Comitato per la Difesa di Coltano: “Pini in polvere a coltano: sei ettari di pineta abbattuti, e non si sa perché. Che fine fa il cippato?”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a nome del Comitato Difesa Alberi  Pisa e del Comitato per la difesa di Coltano.

Cosa sta succedendo a Coltano? Da più di una settimana, sulla via dell’Idrovora, di fronte al campo nomadi e su un’area di circa 6 ettari, si sta abbattendo una pineta. Pini secolari, alcuni dei quali potrebbero avere più di settant’anni, e forse anche qualche quercia, vengono trasformati in cippato. Inoltre, l’area è stata devastata dall’arrivo di tir, ruspe e enormi macchinari cingolati, che hanno distrutto il terreno umido e danneggiato la vegetazione di rinnovo che cresceva spontaneamente. Ma di cosa si tratta esattamente? E perché non ci sono informazioni chiare in merito? Nulla è stato comunicato alla cittadinanza, e i lavori vanno avanti incessantemente, anche di notte, illuminando a giorno ciò che resta del bosco e creando ulteriori danni alla fauna locale. Qual è la fretta di procedere in questo modo? E dove finirà tutto il cippato derivante da un’area del Parco? Il cartello del cantiere riporta la dicitura “Taglio per utilizzazione boschiva”, e indica una delibera che autorizza i tagli da parte del Parco. Si apprende che il terreno appartiene all’Università di Pisa e che la gestione dell’area è affidata al Centro avanzi. Abbiamo quindi contattato il Direttore del Centro, il professor Angelo Canale, che ci ha risposto spiegando che i tagli servono per il diradamento e la manutenzione dei boschi, finalizzati a prevenire pericoli per i visitatori. Tuttavia, le piante abbattute, nella loro maggioranza, sembravano in buone condizioni e non rappresentavano alcun pericolo imminente. Inoltre, con l’intervento in corso, piuttosto che favorire la crescita di nuove piante, si sta eliminando tutto ciò che esiste. Il cartello non fa riferimento a un diradamento o a una manutenzione, ma parla chiaramente di “utilizzazione” del legno. I pini abbattuti sono stati ridotti in polvere, e ci chiediamo se siano stati effettuati monitoraggi per escludere la presenza di nidi o rifugi di animali protetti, come i pipistrelli, che utilizzano le cavità degli alberi per svernare. In merito al diradamento, che sarebbe necessario per favorire la crescita di nuove specie, ci domandiamo se siano stati eseguiti monitoraggi per verificare la presenza di una rigenerazione naturale della vegetazione. Se non fosse così, si rischia di favorire la crescita di specie invasive o pioniere, solitamente ostacolate dall’ombreggiamento. Inoltre, il piano di gestione prevede tagli di maturità su superfici che non superino l’ettaro, mentre qui si stanno abbattendo alberi su un’area che supera i 3 ettari! Anche gli alberi vicino alla strada non possono essere abbattuti senza documentare un’eventuale instabilità, come stabilito dal codice della strada. Secondo alcune informazioni fornite dallo stesso Parco, sembra che nell’area fosse in atto una rinnovazione naturale di pino domestico, che, lasciata intatta, avrebbe presto creato una nuova pineta. Che fine farà tutto questo dopo i passaggi ripetuti di tir e macchinari cingolati? Le immagini mostrano un disastro ambientale, con alberi abbattuti e distrutti. È difficile credere che si tratti di tagli di maturità per favorire l’ingresso della luce. Non è neppure chiaro se questa operazione sia legata alla presenza di cocciniglia tartaruga, una questione che ha suscitato pareri contrastanti. In definitiva, ci chiediamo se qualcuno voglia fornire spiegazioni ai cittadini di Coltano. I boschi sono un bene comune, e tutti hanno il diritto di sapere cosa sta accadendo.”

Last modified: Febbraio 8, 2025
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