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Al via a Palazzo Blu la mostra del Maestro giapponese Hokusai

PISA – Inaugurata al mattino di giovedì 24 ottobre 2024 presso Palazzo Blu la Mostra del Maestro giapponese Katsushika Hokusai, che rappresenta l’evento clou del periodo autunno inverno, restando aperta sino al 23 febbraio 2025, ed all’illustrazione della stessa, davanti ad un affollatissimo auditorio erano presenti il Presidente della Fondazione Palazzo Blu Dr. Cosimo Bracci Torsi, il Presidente di Fondazione Pisa Avv. Stefano De Corso, il Sindaco di Pisa Michele Conti e la Curatrice della Mostra Dr.ssa Rossella Menegazzo, oltre ad interventi da parte di Simone Todorow di San Giorgio, Amministratore Delegato di “Mondomostre”, e di Shimizu Junichi, Direttore Istituto di Cultura Giapponese di Roma.

di Giovanni Manenti

Una esposizione che arricchisce l’offerta che nel corso degli anni Palazzo Blu ha proposto alla città di Pisa, attraendo visitatori da ogni parte d’Italia, oltre che i turisti presenti in città, e che nel caso di specie è prodotta ed organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre con il contributo di Fondazione Pisa e curata della Dr.ssa Rossella Menegazzo, docente ed esperta di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale presso l’Università degli Studi di Milano.

La Mostra è costituita da oltre 200 opere provenienti dal Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone” di Genova e dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, oltre che da collezioni private italiane e giapponesi, mettendo in evidenza l’eclettismo del massimo Maestro del filone artistico “ukiyoe” – letteralmente tradotto in “Immagini del Mondo fluttuante” –  che ha segnato l’apice dello sviluppo dell’arte di epoca Edo (1603-1968) in Giappone, e la ricchezza del suo lascito evidente nelle opere dei tanti allievi che che hanno continuato il suo stile, così come nella indiscutibile influenza che ha esercitato sull’Arte europea di fine Ottocento e che continua ad avere su tanti artisti contemporanei che vi si ispirano.

Nel suo messaggio di saluto ai presenti, Presidente di Fondazione Pisa Avv. Stefano Del Corso ha sottolineato: “L’inaugurazione odierna riflette una esposizione dal fascino inusuale attraverso la quale Palazzo Blu valorizza importanti collezioni d’arte giapponese di fine ‘800 con circa 200 opere del Maestro Hokusai e di alcuni suoi allievi, ed al contempo si proietta e proietta Pisa nel prossimo futuro, stabilendo un ponte ideale con la cultura del Paese del Sol Levante che è chiamato ad organizzare ad Osala l’Expo 2025“.
Ciò mi consente di rimarcare“, conclude il Presidente Del Corso, “come oramai da diversi anni Palazzo Blu sia stato in grado di intercettare un suo selezionato pubblico, facendo sì che Pisa divenisse una meta imprescindibile di un turismo culturale per lungo tempo sconosciuto, in grado di scegliere con cura le destinazioni provenendo anche da fuori Regione se ritiene la proposta all’altezza delle proprie aspettative, ragion per cui crediamo fortemente che il Progetto di investire nella creazione di questo luogo di Cultura ed Arte abbia inciso profondamente nel tessuto cittadino e non solo, contribuendo a realizzare quelle finalità di utilità sociale e di impatto positivo sul territorio che rappresentano l’obiettivo a cui mirano le scelte compiute dalla Fondazione Pisa“.

A descrivere i contenuti della Mostra provvede la Curatrice Rossella Menegazzo che evidenzia: “Questa mostra dedicata ad Hokusai ed alla sua Scuola è la prima in Italia di queste dimensioni e raccoglie capolavori dell’artista appartenenti alle due principali collezioni del nostro Paese, ovvero quelle del Museo Edoardo Chiossone di Genova e del Museo d’Arte Orientale di Venezia, essendo la stessa una rassegna che sottolinea quanto l’Hokusai che noi conosciamo ed abbiamo in Europa – ovvero l’Hokusai delle stampe policrome, 36 vedute del Monte Fuji, il Fuji rosso, la “Grande Onda”, divenuta l’icona di tutta l’arte giapponese – non sia altro che una parte della sua produzione inserita nel contesto del grande mercato di immagini realizzate con matrici di legno e con la collaborazione ovviamente di incisori, stampatori e di editori. C’è pertanto un Hokusai forse meno conosciuto“, conclude la Dr.ssa Menegazzo, “e più inedito al pubblico al pubblico straniero e che invece rappresenta il filone più delicato, oltre che più curato e raffinato dell’artista, vale a dire quello che ha prodotto Surimono, opere per i Circoli poetici e letterari del tempo, così come l’Hokusai pittore, attraverso le sue opere a pennello su seta e su carta di rotoli illustrati in cui il Maestro ha liberato tutta la sua vena artistica più originale e dove possiamo veramente vedere la sua mano di pittore e disegnatore, ma che ritengo possa altresì definirsi di grafico contemporaneo“. 

Last modified: Ottobre 25, 2024
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