Al Parlascio mostra con le opere del progetto inclusivo che ha coinvolto un gruppo di persone con Alzheimer
Se queste Mura potessero parlare: da venerdì 18 luglio all’ingresso del Bastione del Parlascio sono in esposizione i lavori frutto del progetto di integrazione e socialità dedicato allepersone con Alzheimer che si è svolto nei mesi scorsi sul monumento.

Nata da un’idea dell’Associazione La Tartaruga e degli educatori museali di CoopCulture, la cooperativa che insieme ad Itinerae Promocultura gestisce il camminamento in quota, l’iniziativa ha permesso di mettere in luce le capacità creative dei partecipanti. I protagonisti sono stati coinvolti in tre appuntamenti ricchi di attività per stimolare la memoria e le capacità socio-relazionali: visione di foto d’epoca, performance musicale partecipata, pittura ad acquerello en plein air sulla terrazza con vista Torre Pendente. Accanto agli elaborati esposti, un QR code permette ai visitatori di collegarsi ed ascoltare la musica suonata dalla musicoterapeuta che ha fatto da base al componimento ‘La ballata del Bastione’.
«L’obiettivo principale di questo progetto, afferente al percorso formativo della rete Musei Toscani per l’Alzheimer, è stato quello di offrire a queste persone uno spazio sicuro e stimolante in cui esprimere le proprie emozioni, i propri ricordi e pensieri» spiega Licinia Amabile, educatrice museale di CoopCulture. «Da anni collaboriamo con la rete Musei Toscani per Alzheimer e l’apertura del Bastione grazie all’incontro con Licinia è diventata una grande opportunità. Molti dei nostri partecipanti lo hanno conosciuto come officina, altri lo hanno sempre visto chiuso. La sorpresa, la meraviglia ed il coinvolgimento tramite mediatori artistici sono riusciti ancora a generare comunicazione, benessere e buon umore – continua Ilaria Filippeschi, referente dell’associazione La Tartaruga, psicologa clinica, animatrice socio-educativa in ambito geriatrico ed esperta in arteterapia – La bellezza e la narrazione hanno indiscutibili effetti terapeutici su tutte le persone, ma in particolare con persone con deficit di comunicazione e memoria come i nostri partecipanti. Ringraziamo per questa opportunità e speriamo di poter replicare».
«L’arte può giocare un ruolo cruciale nella gestione e nel miglioramento della qualità della vita delle persone, stimolando il loro potenziale creativo, la memoria e l’immaginazione – concludeMichela Pezzini, CoopCulture, responsabile della gestione delle Mura di Pisa – con questa mostra vogliamo dare alla cittadinanza e a tutti i visitatori delle Mura una testimonianza tangibile del progetto e dei suoi effetti positivi».
Last modified: Luglio 18, 2025