PISA – Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione.
Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Toscana nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
In questo contesto, il territorio pisano mostra un calo più marcato nelle immatricolazioni del settore trasporto persone e, inoltre, gli ibridi sono assenti. Il parco circolante è agée in entrambi i segmenti.
Immatricolazioni: a Pisa nuove targhe in calo sia nel segmento autocarri sia autobus
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto mercinel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. La Toscana segue la scia nazionale e segna un calo del 5,8%, immatricolando 1.080 mezzi, 66 in meno rispetto al 2021. La Provincia di Pisapresenta una situazione in linea con l’andamento regionale e riporta un calo del 6,3%, con 133 nuove targhe a fronte delle 142 del 2021.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021.
Tra le sette regioni in positivo, la Toscana fa un balzo in avanti e mostra una crescita dell’84,5%, immatricolando ben 273 nuove unità (125 targhe in più rispetto al 2021).
Il territorio di Pisa presenta un panorama opposto rispettoall’andamento regionale con un calo del 23,5% pari a 13 nuove unità.
Alimentazione: a Pisa il 95,7% degli autobus è a gasolio
Per quanto concerne l’alimentazione la situazione nazionale del parco circolante settore nel 2022 per il trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
La situazione della Toscana vede l’elettrico allo 0,5% el’ibrido cresce rispetto al 2021 e tocca lo 0,8%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (88,5%del parco).
Nella Provincia di Pisa i mezzi elettrici toccano lo 0,2% mentre gli ibridi lo 0,5%. I mezzi a gasolio si attestano al90,3%.
Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).
Per le fonti alternative, in Toscana l’ibrido sale allo 0,4% mentre l’elettrico resta stabile allo 0,4%. Il gasolio aumenta di mezzo punto percentuale e si attesta al 94,4% e il metano tocca il 4,4%.
A Pisa il 95,7% degli autobus è a gasolio. Gli elettrici segnano lo 0,3% mentre gli ibridi sono a quota zero.
Categoria Euro: quasi il 42% degli autobus appartiene alleclassi meno inquinanti
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.
In Toscana, i mezzi appartenenti alla categoria Euro 0 restano stabili al 9,2%, presentando una percentuale più bassa rispetto all’andamento. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2si abbassano leggermente e raggiungono 22,7%. Le classi meno inquinanti presentano una percentuale decisamente piùelevata toccando il 48,5% (1,1% in più rispetto al 2021).
Nella Provincia di Pisa gli Euro 0 superano il dato regionale,sfiorando l’11%, e la fascia Euro 0 – 2 tocca il 27,6%. Le categorie meno inquinanti (Euro 5 ed Euro 6) registrano il 38,3%.
In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.
Sotto la media nazionale, in Toscana gli Euro 0 si attestano al 6,3% (nel 2021 toccavano il 7%), mentre gli Euro 5 ed Euro 6aumentano considerevolmente fino a superare la metà del parco circolante (51,7% nel 2022 contro il 47% registrato nel 2021).
Nel territorio pisano i mezzi appartenenti alla classe Euro 0sono quasi il doppio della media regionale (12,1%) e le categorie fino all’Euro 2 coprono il 28,1% del parco. Le categorie meno inquinati, Euro 5 ed Euro 6, sono il 40,7%.
Anzianità: oltre un autocarro su 5 ha tra i 20 e i 30 anni
Nell’analisi per fasce di anzianità il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).
In Toscana la fascia d’età preponderante resta stabile ai 2-5anni col 17,5%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si alzano: il 45,6% dei mezzi ha massimo 10 annie il 4,8% ha massimo un anno. In Provincia di Pisa oltre un mezzo su cinque ha tra i 20 e i 30 anni (20,3%). Gli autocarricon meno di 10 anni superano di poco il 18% e il 3,5% ha al massimo un anno.
La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Toscana la fascia di oltre 20 anni rappresenta una quota minore rispetto a quella nazionale (23,5%). I mezzi con un’età massima di 5 annisi alzano, di poco, e toccano il 22,7%.
Nel territorio pisano il 31,7% degli autobus è compreso tra i 20 e i 40 anni e si riscontra un valore molto simile anche per i mezzi entro i 10 anni (31,4%).
Last modified: Luglio 19, 2023