Written by 8:21 am Pisa, Attualità

Bobby, il martire della libertà negata

PISA – Oggi per l’oracolo è un giorno molto triste perché la rimembranza a cui è collegato è profondamente dolorosa e l’evento che spicca fra i tanti avvenuti nei vari cinque maggio del tempo è crudele e iniquo: Oggi 5 maggio muore Bobby Sands.

di Leonardo Miraglia

Bobby viene incarcerato nel 1977 per terrorismo ma è soltanto un uomo che vuole la libertà del suo popolo e della sua terra e pensare di essere succubi di un altro popolo quando l’uomo era già stato sulla luna è un anacronismo macabro e assolutamente inutile.

Bobby era irlandese e cattolico ma la mano che immobilizzava e immobilizza ancora gli uomini verdi, i discendenti dei celti, i concittadini di Joyce e Dylan Thomas era bianca e slavata, era una mano inglese e anglicana, una mano usa alla colonizzazione più becera e esacerbante. 

Gli irlandesi, come ogni popolo, hanno una terra, una storia, una tradizione e una religione e tutto ciò non ha niente a che vedere con l’Inghilterra; niente li unisce, neanche la lingua. La striscia di mare che li divide non potrebbe essere più stretta ma in realtà più profonda, così ima da risultare un confine invalicabile se non corrotto da invasori senza scrupoli.

L‘Inghilterra ha creato la Gran Bretagna a scapito di popoli che hanno in comune con gli inglesi soltanto una linea di confine e niente più, ma la forza detta e i conquistati scrivono le gesta dei vincitori, dei portatori della giustizia e dell’ordine e come sempre il libro della storia ha chi vince come protagonista.

Bobby Sands muore in carcere il 5 maggio 1981, dopo uno sciopero della fame durato 66 giorni, per far sapere al mondo quanto sia assurdo il dominio di un popolo su un altro popolo e dal momento in cui chiude per sempre gli occhi diventa un martire, un eroe che ha sacrificato la propria vita per la libertà del proprio popolo, per l’indipendenza della sua terra e per questo non sarà dimenticato.

Il suo gesto è diventato il simbolo della libertà negata ma mai del tutto cancellata; la sua azione così drastica e coraggiosa si erge forte e chiara agli occhi del mondo intero e urla la sua indipendenza che nessuno potrà mai togliergli perché sta nel suo cuore verde come tutti i trifogli d’Irlanda.

In Un giorno della mia vita, opera scritta in carcere, Bobby Sands dice: “Ero soltanto un ragazzo della working classproveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio Paese, fino a che l’Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista”.

Oggi, le lacrime scendono copiose e l’oracolo ha la voce rotta ma l’indicazione per il precetto mattiniero è forte e chiara: mai più libertà negate, mai più talloni che schiacciano al suolo uomini; ogni popolo deve avere il diritto di rivendicare le proprie radici e la propria indipendenza e il resto del mondo deve essere pronto a sostenere la volontà di qualsiasi gruppo etnico si senta in pericolo di essere trasformato e cancellato.

Last modified: Maggio 5, 2023
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