PISA – Le indiscrezioni che stanno girando in queste ore e relative alla volontà del governo di destra della Meloni di voler aprire dei Centri per il rimpatrio (Cpr) in Toscana preoccupano – afferma la senatrice del Partito Democratico Ylenia Zambito.
I Cpr sono strutture dove si creano ingiustizie dovute ad una legge sciagurata, la Bossi-Fini, che mette in stato di illegalità le persone che non si vedono rinnovare il permesso di soggiorno, spesso coloro che perdono il lavoro e che per la famigerata legge dell’allora governo Berlusconi diventano automaticamente “criminali”. Vi immaginate che pericolosi delinquenti possano essere badanti, operatori alberghieri od operai? I Cpr non servono a contrastare la criminalità, ma a creare sofferenza, confusione, ad alimentare lo scontro sociale.
E non stupisce che ancora una volta la Toscana e Pisa in particolare – prosegue -, siano considerate da un governo di destra il luogo per “parcheggiare” i Cpr. Ci provò l’allora ministro leghista Maroni nel 2011, quando voleva installare a Coltano un centro di rimpatrio nell’ex base radar Usa, ci prova adesso la Meloni rassicurata dal fatto di avere un sindaco della Lega, Michele Conti, che avrà le “mani legate” di fronte ad una scelta incondivisibile. Chissà quale imbarazzante giustificazione staranno trovando nella giunta di destra che governa (per modo di dire) Pisa.
Nel 2011 l’allora giunta di centrosinistra di cui facevo parte lavorò per scongiurare l’apertura di un Cpr a Coltano – ricorda la parlamentare -, tanto più se si pensa che ad ospitarlo sarebbe stata una struttura fatiscente e pericolosa, ma soprattutto ci mettemmo in prima linea insieme ai cittadini per esprimere il nostro dissenso verso questi centri e per i metodi, furbeschi e prepotenti, di voler soggiogare una comunità e dei disperati da scelte imposte dall’alto.
Anche oggi Coltano sembrerebbe una delle due sedi toscane (l’altra sarebbe Pescia) destinate a dover subire l’imposizione del governo Meloni. La comunità coltanese non merita questo, come non lo merita una frazione agricola dove insiste un patrimonio storico ed ambientale importante a pochi chilometri dal centro di Pisa. E le persone straniere che lavorano e che si trovano loro malgrado a non avere un permesso di soggiorno non meritano di finire in un Cpr e venire identificate come irregolari, che per la legge significa delinquenti – conclude Zambito -.
Last modified: Aprile 14, 2023