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Università di Pisa: pubblicato il nuovo Rapporto di Sostenibilità

PISA- Promuovere la cultura della sostenibilità, migliorare l’efficienza energetica, la gestione dell’acqua e dei rifiuti, e rafforzare l’equità di genere: sono questi alcuni dei temi chiave al centro del nuovo Rapporto di Sostenibilità dell’Università di Pisa, che testimonia l’impegno dell’Ateneo verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il documento, relativo al biennio 2023–2024, si articola in quattro sezioni principali – Identità e cifre, La nostra Agenda per la sostenibilità, Politiche di benessere e inclusione sociale, Il nostro impegno per l’ambiente – e rappresenta sia un bilancio dei traguardi raggiunti che una visione delle sfide future.

Tra i progetti più significativi segnalati dal CoSA (Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo), figura n0w – Nearly Zero Waste, avviato nel 2024 con CONAI, Contarina SpA, Comune di Pisa e Geofor, con l’obiettivo di superare il 65% di raccolta differenziata entro il 2025. Il progetto prevede l’installazione di isole ecologiche, l’introduzione della raccolta di organico e vetro, l’eliminazione dell’indifferenziata dagli uffici e l’impiego del software Nando, sviluppato da RELearn, per il monitoraggio in tempo reale dei conferimenti.

In tema di gestione delle risorse, prosegue la collaborazione con Acque SpA per incentivare l’uso dell’acqua pubblica, attraverso l’installazione progressiva di erogatori di acqua potabile negli edifici universitari e la rimozione delle bottiglie di plastica dai distributori automatici.

L’Ateneo lavora anche alla transizione energetica, cercando soluzioni compatibili con i vincoli di tutela degli edifici storici, e studia, anche grazie all’impulso della campagna studentesca End Fossil, la possibilità di costituire una comunità energetica.

Sul fronte dell’equità di genere, il rapporto segnala l’installazione sperimentale, per la prima volta nell’Ateneo, di distributori di assorbenti gratuiti e compostabili nei poli Piagge, San Rossore 1938 e Fibonacci. L’iniziativa, promossa da CoSA in collaborazione con il CUG, risponde a una richiesta degli studenti ed è accompagnata da una campagna informativa contro lo stigma mestruale.

“La sostenibilità – afferma Elisa Giuliani, prorettrice e presidente del CoSA – richiede un cambiamento culturale profondo, che procede tra ostacoli e lentezze. Nonostante le critiche, anche quelle che ci accusano di greenwashing, continuiamo con convinzione il nostro percorso. C’è ancora molto da fare”.

Sul fronte didattico, accanto all’integrazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 nei corsi, è stato promosso un corso trasversale dedicato, mentre sul piano della ricerca, molti progetti si muovono in linea con i principi della sostenibilità. Tra questi spicca lo sviluppo, nel 2024, di una membrana bio-ispirata capace di potabilizzare acqua contaminata da arsenico senza rimuovere i sali minerali essenziali, frutto del lavoro congiunto tra il Dipartimento di Farmacia, l’Università della Calabria e il CNR.

“Le sfide future – conclude Giuliani – riguarderanno la biodiversità, la mobilità sostenibile, la salute, la riduzione della plastica e molto altro. Il nostro impegno continua, con responsabilità e passione, per lasciare un’eredità migliore alle generazioni che verranno”.

Il Rapporto è stato realizzato grazie al contributo congiunto di tutte le componenti dell’Ateneo: studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo. A curarne la redazione Giovanna Pizzanelli, con la collaborazione del professor Nicola Salvati, della dottoressa Cristina Sagliocco, del grafico Fabio Pomini e di altri professionisti citati nella nota metodologica.

Last modified: Luglio 23, 2025
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