PISA – Grazie a una ricerca congiunta dell’Università di Pisa, dell’Università della Calabria e dell’Istituto per la Tecnologia delle Membrane del CNR, è stata sviluppata una membrana innovativa che rende potabile l’acqua contaminata da arsenico.
Questa scoperta, pubblicata su Nature Water, è il frutto di anni di lavoro e collaborazione internazionale. La chiave di questa tecnologia sta in un monomero, sintetizzato dal gruppo “Liquidi Ionici” dell’Università di Pisa, che è stato incorporato in una membrana polimerica. Questa membrana è in grado di rimuovere selettivamente l’arsenico dall’acqua senza eliminare altri sali essenziali, rendendola sicura per il consumo umano.
L’arsenico è uno dei contaminanti più pericolosi e diffusi nelle risorse idriche, ed è stato classificato come cancerogeno dall’OMS. La membrana sviluppata è efficace anche contro la forma più tossica di arsenico, l’arsenito. Questa scoperta è particolarmente significativa dato che l’arsenico è presente in molte risorse idriche in tutto il mondo, causando problemi di salute a milioni di persone.
La ricerca ha coinvolto numerosi ricercatori in diversi continenti ed è stata guidata da un gruppo di lavoro internazionale. Oltre all’Università di Pisa, hanno contribuito anche l’Università della Calabria e l’Istituto per la Tecnologia delle Membrane del CNR.
L’articolo pubblicato su Nature Water è dedicato alla memoria della professoressa Cinzia Chiappe, figura di spicco nel campo della Green Chemistry. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta per garantire l’accesso a acqua potabile di buona qualità a livello globale.
Last modified: Maggio 18, 2024