Written by 11:34 am Pisa, Politica

Trapani (PD): “Il Sindaco Conti mette a rischio il futuro dei servizi sociali: una scelta irresponsabile per la città”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Matteo Trapani, capogruppo PD in consiglio comunale a Pisa.

Il Sindaco Michele Conti sta mettendo seriamente a rischio il futuro dei servizi sociali della città con una decisione che, definire irresponsabile, sarebbe un eufemismo. Nonostante lo studio da lui stesso commissionato abbia chiaramente dimostrato che tornare alla gestione diretta dei servizi sociali sarebbe una scelta insensata, il primo cittadino persiste nella sua strada, anteponendo una promessa elettorale alla tenuta dei servizi essenziali per la cittadinanza. Oggi la Consigliera Scognamiglio ha messo in luce le gravi criticità di questa postura, criticità che denunciamo da mesi in Consiglio e in Commissione. In un contesto in cui i servizi sociali possono essere garantiti solo grazie a economie di scala e alla collaborazione tra risorse, Conti sta distruggendo un sistema che funziona, senza una logica plausibile se non quella della propaganda politica. E il primo segno di questa gestione irresponsabile è già emerso: l’assenza del Sindaco all’assemblea ha fatto saltare l’adeguamento degli stanziamenti necessari per mantenere i servizi. Una mancanza che pesa enormemente sulla città e dimostra un totale disinteresse verso le fasce più vulnerabili della popolazione. Ma non è tutto. Mentre Conti ha votato contro la richiesta di fondi per l’assistenza specialistica di molte famiglie e operatori, la Regione Toscana ha deciso di stanziare le risorse necessarie, come noi avevamo sempre sollecitato in Consiglio Comunale e come la mozione popolare aveva chiesto con forza. Questo dimostra come, mentre alcuni si oppongono per meri calcoli politici, altri si sono assunti la responsabilità di garantire un servizio vitale. La mobilitazione popolare, l’impegno della Società della Salute e della Provincia, e il lavoro del Presidente Giani e della sua giunta hanno portato a questa vittoria, dimostrando che la tutela dei servizi essenziali deve essere una priorità assoluta. A rendere ancora più grave la situazione, il Comune deve ingenti somme alla Società della Salute, fondi mai versati nonostante Conti abbia presieduto la Società per anni. Questo debito incide sulla sostenibilità dei servizi e rende ancora più incomprensibile la decisione di smantellare il sistema attuale senza proporre un’alternativa credibile. Anche l’Assessora Bonanno ha dimostrato un disinteresse totale per il futuro della Società della Salute, non partecipando alle riunioni da mesi e ignorando la necessità di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Inoltre, la decisione dell’amministrazione di non partecipare all’assemblea della Società della Salute ha avuto conseguenze dirette e gravi. L’assemblea, convocata per discutere l’aumento della quota capitaria dei Comuni da 30 a 32 euro, non ha raggiunto il quorum proprio per l’assenza del Comune di Pisa. Questo ha messo in pericolo la stabilità finanziaria della Società della Salute e la sicurezza dei servizi essenziali per migliaia di cittadini. L’amministrazione ha giustificato questa scelta parlando di una valutazione “ragionieristica”, ma il risultato è chiaro: indebolimento della rete di assistenza e rischio di riduzione delle prestazioni per chi ne ha più bisogno. Il paradosso di questa scelta è che, pur uscendo dalla Società della Salute, la programmazione dei servizi continuerà comunque a passare attraverso il consorzio. Pisa, non facendone più parte, perderà il potere contrattuale e non potrà più influire sulle decisioni che riguardano direttamente i suoi cittadini, condannandosi all’irrilevanza nel settore del welfare locale. Un altro punto fondamentale è che durante la campagna elettorale, dopo il famoso studio Zancan, Conti non ha mai dichiarato di voler uscire dalla Società della Salute. Al contrario, nel Documento Unico di Programmazione, lo stesso Conti aveva incluso tra le priorità il rafforzamento della Società della Salute, mostrando un’incoerenza totale tra le sue promesse e le sue azioni odierne. In Consiglio Comunale e in Commissione, abbiamo ripetutamente denunciato questa situazione, chiedendo al Sindaco Conti di spiegare i presunti benefici della sua scelta. Benefici che, secondo lui, giustificherebbero un cambiamento così drastico. Tuttavia, Conti non ha mai risposto, evitando qualsiasi confronto pubblico e lasciando senza risposte sia noi che i cittadini. I cittadini devono essere chiari su un punto: Conti vuole riportare la gestione dei servizi sociali all’interno del Comune, con il rischio di creare un disastro economico ed efficiente. Senza il personale necessario, senza le risorse adeguate e senza un piano concreto, il rischio è che interi settori collassino, con gravi conseguenze per chi ha più bisogno di assistenza. Gli effetti di questa decisione si faranno sentire immediatamente e raggiungeranno il loro apice tra il 2026 e il 2027, anni in cui i tagli e la disorganizzazione prodotta da questa scelta peseranno gravemente sui servizi essenziali della città. La verità è che questa scelta azzardata comprometterà il futuro della città e il benessere di chi ha bisogno di assistenza, con un impatto devastante sul welfare locale, senza alcuna logica che vada oltre il mero calcolo politico. La domanda che i cittadini devono porsi è semplice: vale la pena mettere a rischio il welfare locale per inseguire un’ideologia fallimentare? La risposta dovrebbe essere altrettanto chiara, soprattutto considerando che Conti continua a ripetere che sta valutando solo profili “ragionieristici”, conclude il comunicato stampa.

Last modified: Marzo 13, 2025
Close