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Telemonitoraggio per lo scompenso cardiaco: il contributo della medicina generale pisana per il futuro della cura a domicilio

PISA – “La popolazione sta invecchiando, e i medici di medicina generale si trovano a gestire pazienti sempre più anziani e con un numero crescente di patologie croniche. In futuro, la capacità di prendersi cura di questi pazienti a domicilio sarà fondamentale. In questo contesto, il sistema intelligente di telemonitoraggio per lo scompenso cardiaco, sviluppato dall’equipe pisana di medici, clinici e ingegneri, rappresenta un esempio concreto di come la medicina generale, che quotidianamente affronta migliaia di casi diversi, possa integrarsi con la ricerca scientifica per creare nuovi modelli di cura in grado di affrontare le sfide del futuro“, ha dichiarato Maria Stella Adami, direttrice del Dipartimento di Medicina Generale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto sul telemonitoraggio dello scompenso cardiaco, svoltasi il 6 novembre alle Officine Garibaldi di Pisa.

Il progetto ha visto un contributo significativo da parte del dipartimento di Adami, grazie anche al coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale della Zona Pisana. I medici di base hanno infatti fornito il maggior numero di casi per la validazione interna del sistema (66 casi), reclutato i pazienti per lo studio clinico, monitorato i pazienti attraverso l’aggiornamento del diario clinico e l’adeguamento terapeutico.

Il sistema intelligente di telemonitoraggio per pazienti con insufficienza cardiaca, sviluppato da un’équipe multidisciplinare pisana, ha ricevuto due importanti premi al Forum Sanità 2024. Il sistema, progettato per monitorare i pazienti con scompenso cardiaco, sfrutta tecniche di Intelligenza Artificiale per supportare i medici nella gestione dei percorsi di telemonitoraggio. Questo approccio, che simula il processo decisionale di un medico esperto, consente di personalizzare il piano di monitoraggio e di adattarlo in base alla gravità della malattia e alle informazioni cliniche raccolte. Il progetto, iniziato durante la pandemia di Covid-19, è stato sviluppato da medici di medicina generale, clinici, ingegneri e statistici dell’Università di Pisa, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e Agenzia Sanitaria Regionale.

Last modified: Novembre 7, 2024
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