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SIRMA: a Pisa la simulazione al servizio della sicurezza e della qualità delle cure

PISA – Presentato a Pisa il progetto SIRMA per il miglioramento continuo della qualità delle cure. L’incontro scientifico “Sicurezza in azione: come la simulazione migliora il Risk Management sanitario – SIRMA”, svoltosi ieri all’auditorium dell’Opera della Primaziale, ha visto la partecipazione di oltre 150 professionisti sanitari.

Il progetto, frutto della collaborazione tra Azienda USL Toscana nord ovest e ARES Sardegna e finanziato dal Programma Mattone Internazionale Salute 2025, integra l’analisi delle criticità con simulazioni svolte in contesti reali durante percorsi assistenziali complessi, come emergenze ostetriche e gestione dell’ictus.

Il metodo SIRMA (SImulazione migliora il Risk MAnagement sanitario) sfrutta la simulazione come strumento per: identificare e prevenire rischi prima che si manifestino sui pazienti; sviluppare competenze non tecniche fondamentali, come comunicazione, collaborazione in team e decision-making sotto pressione; apprendere dagli errori in un ambiente sicuro; ottimizzare processi e protocolli organizzativi.

All’evento hanno condiviso la loro esperienza Giovanni Rabito (Ente ospedaliero cantonale di Bellinzona) e Pier Luigi Ingrassia (Centro di simulazione di Lugano). Tommaso Bellandi, direttore dell’Unità operativa Sicurezza dei pazienti e responsabile scientifico del progetto, ha dichiarato: “Stiamo sviluppando un sistema che allena i team e, allo stesso tempo, permette di migliorare i processi interni, trasformando le criticità in opportunità di apprendimento misurabile”.

Durante il seminario sono emersi i risultati concreti delle simulazioni: revisione delle checklist, maggiore consapevolezza sulle Non Technical Skills e modifiche nella gestione dei dispositivi medici. Giuseppina Terranova (Unità operativa Sicurezza dei pazienti ASL) ha sottolineato: “SIRMA trasforma la simulazione in uno strumento cruciale per la sicurezza clinica, creando un patrimonio di conoscenza condiviso tra operatori e favorendo nuove buone pratiche”.

La tavola rotonda finale ha confermato l’importanza della simulazione come strumento organizzativo, grazie al contributo di esperti di AOUP, ASL Toscana nord ovest e IRCSS Meyer. Rita Pilloni, direttrice del Centro per il Risk Management Sanitario di ARES Sardegna, ha evidenziato il valore della cooperazione tra contesti diversi: “La simulazione coinvolge e motiva il personale sanitario, permettendo l’acquisizione concreta di competenze essenziali per la sicurezza delle cure”.

Il progetto SIRMA rappresenta un passo avanti nella diffusione di una cultura della sicurezza proattiva e dell’apprendimento continuo, con la futura pubblicazione di un “quaderno della buona pratica” a livello nazionale e internazionale.

Last modified: Novembre 10, 2025
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