PISA – La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa accoglie con grande soddisfazione l’approvazione, in Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Toscana, della proposta di legge per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei giovani. Il testo, sottoscritto da tutti i componenti della Commissione, è stato approvato all’unanimità e sarà discusso in aula per l’approvazione definitiva entro la fine del mese.
L’iniziativa legislativa nasce da un percorso condiviso tra la Scuola Superiore Sant’Anna e la Fondazione Gabriele Monasterio, con il contributo di un gruppo interdisciplinare di docenti e ricercatori: Michele Emdin e Alberto Giannoni (rispettivamente professore ordinario e associato presso il Centro Health Science), Emanuele Rossi (professore ordinario presso l’Istituto Dirpolis), Fabio Pacini (ricercatore dell’Università della Tuscia affiliato alla Scuola Sant’Anna), e Iacopo Olivotto (professore ordinario di Cardiologia all’Università di Firenze).
La proposta si articola attorno a quattro punti fondamentali:
- Istituzione di un registro regionale sulla morte cardiaca improvvisa giovanile, per raccogliere e analizzare i casi di decesso improvviso e arresto cardiaco rianimato;
- Screening cardiologico nelle scuole superiori, per l’identificazione precoce delle patologie a rischio;
- Corsi di rianimazione cardiopolmonare per studenti e personale scolastico delle scuole secondarie;
- Diffusione e corretta gestione dei defibrillatori automatici esterni (DAE), con mappatura regionale e sviluppo di un’app per localizzarli rapidamente.
Le dichiarazioni
Emanuele Rossi ha sottolineato:
“La prevenzione è una delle forme più efficaci di cura, specialmente quando può salvare vite umane. Questa proposta di legge rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra ricerca scientifica e politica, a beneficio della qualità della vita di tutti.”
Alberto Giannoni ha aggiunto:
“Questa proposta è un perfetto esempio della terza missione dell’università: trasformare la ricerca in iniziative concrete per la società. È la prima legge in Italia dedicata specificamente alla morte cardiaca giovanile e può segnare una svolta importante, ponendo i giovani – troppo spesso dimenticati dalle campagne di prevenzione – al centro dell’innovazione sanitaria.”
Michele Emdin ha evidenziato:
“È la prima legge regionale su un tema cruciale, che affronta la prevenzione di eventi fatali dovuti a patologie congenite come le canalopatie e le cardiomiopatie. Progetti come Torsade e JUST hanno posto le basi per il registro previsto dalla legge. In particolare, il progetto JUST – che ha coinvolto 1.600 studenti – ha già portato a cinque diagnosi di condizioni a rischio, dimostrando l’efficacia dello screening preventivo. Sono certo che clinici e altre Regioni guarderanno con interesse a questa normativa.”
Infine, il Rettore Nicola Vitiello ha concluso:
“Siamo orgogliosi di aver promosso una proposta di legge che mette al centro la tutela della vita e della salute, in particolare dei più giovani. Questo percorso dimostra come la ricerca possa concretamente migliorare il benessere della collettività.”
Last modified: Luglio 25, 2025
















