In una lunga lettera chiesto un confronto con il Sindaco ed Assessore Mobilità
PISA– Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di un gruppo di residenti di San Martino inviata pochi giorni fa anche al Sindaco Michele Conti sulla situazione del quartiere. Il quartiere di San Martino, cuore storico della città ed area da tempo al centro di interventi urbanistici significativi, vive un momento di forte tensione tra riqualificazione e crescente difficoltà quotidiana.
A segnalarlo è un nutrito gruppo di residenti, che ha inviato al Sindaco e all’Assessore alla Mobilità una lunga e dettagliata lettera nella quale vengono elencate criticità, richieste, dati e proposte operative. Al centro delle preoccupazioni ci sono soprattutto due temi: la gestione della sosta nel quartiere e l’impatto futuro delle nuove ristrutturazioni edilizie , specificatamente quelle dell’ex Distretto Militare e dell’ex
Cinema Ariston. Più in generale, ciò che i cittadini lamentano è la mancanza di un dialogo strutturato tra cittadini ed Amministrazione, che secondo loro dovrebbe assumere decisioni volte a migliorare radicalmente la vivibilità quotidiana, i flussi di traffico e l’equilibrio commerciale in conseguenza anche dell’avvenuto trasferimento del mercato bisettimanale.
Le saracinesche abbassate di molti fondi commerciali preoccupano gli abitanti di san Martino; senza nuove ed efficaci politiche di rigenerazione urbana e senza interventi di riutilizzazione il problema è destinato ad aggravarsi ulteriormente. Parcheggi con strisce gialle riservati esclusivamente al parcheggio di auto dei residenti in S. Martino : la proposta del Comune, accolta con favore dai residenti, purtroppo almeno nella prima indicazione, è giudicata insufficiente nel numero di parcheggi perché ne occorrono molti di più. La recente comunicazione, apparsa sulla stampa, riguardante la realizzazione di parcheggi , identificati da strisce gialle, riservati ai residenti in ZTL San Martino è accolta positivamente dai cittadini, che ricordano come la richiesta fosse stata avanzata già nell’agosto 2024 perché inserita in un dossier completo di
proposte per il Quartiere.
I tratti individuati dal Comune—via Giordano Bruno (civici 1-65), via Ceci (lato nord) e via San Martino (lato nord fino a piazza Clari)—sono ritenuti troppo limitati perché insufficienti numericamente e non proporzionati alle necessità dei residenti in quanto ipotizzabile una capienza di sole 73 auto. C’è forte preoccupazione per l’impatto che avranno le ristrutturazioni Ex Distretto e Ex cinema Ariston; il calcolo effettuato dai residenti parla chiaro: i due nuovi complessi edilizi porteranno circa 200 abitanti in
più, con i 96 nuovi appartamenti tra ex Ariston ed ex Distretto. Anche ipotizzando due auto per appartamento (192 auto stimate) essendo solo 172 i posti auto previsti nei progetti edilizi. almeno 20 auto si riverseranno inevitabilmente sulle strade del quartiere, occupando qualcosa come 80 metri lineari di parcheggio: l’equivalente dell’intera via Ceci. Auspicabile – secondo i residenti – che alle auto di questi
complessi venga concesso il solo transito nella ZTL S. Martino, escludendo qualsiasi possibilità di sosta nelle strade del quartiere peraltro come già avviene per chi possiede un garage o un posto auto in area privata.
La delibera comunale per le nuove strisce gialle prevede, ipotizzano i residenti, spazio per circa 73 auto, ma i cittadini sostengono che con un’estensione ad altre strade del quartiere — via Turati, via San Casciani, piazza San Martino ( solo perimetro esterno in modo da lasciare libero dalle auto lo spazio prospicente la chiesa ) — si potrebbero raggiungere 183 posti totali, più del doppio di quanto programmato.
«Un’amministrazione comunale che ha come obbiettivo l’ incremento del numero dei residenti nel quartiere, scrivono, «deve prevedere almeno 300 posti sulle strisce gialle, cioè circa il 50% della disponibilità totale del quartiere». Mercato del mercoledì e del sabato: “così penalizza i residenti” . La decisione di spostare il mercato bisettimanale in piazza Toniolo ha, secondo gli abitanti di piazza Toniolo, peggiorato la situazione per la ricerca di parcheggi costringendoli a spostarsi sulla corona esterno della ZTL in competizione con chi già vi abita 36 posti auto sottratti ogni mercoledì e sabato,
divieti di sosta su un lato della piazza per garantire accesso ad autoambulanze ed altri, oltre lo spazio fisicamente destinato ai banchi dl mercato togliendo loro la possibilità di uso parcheggio della piazza con conseguente ricerca di posti auto nelle strade adiacenti già ingolfate dalle auto di chi vi abita. La scelta di istituire anche sei stalli “Kiss and Go” in piazza Guerrazzi, per accompagnare e riprendere gli studenti liceali, è ritenuta ingiustificata. «Parliamo di ragazzi autonomi, abituati a rientrare anche tardi la notte. Non c’è motivo di destinare preziosi stalli in orari critici come le 8 e le 13, in occasione dell’entrata ed uscita dei Licei essendo, giustamente a detti orari , stato vietato l’accesso a via Benedetto Croce causa la presenza perenne di una doppia fila di auto in sosta in attesa. Domandiamo però : A questo punto perché non inglobare anche via Benedetto Croce nella ZTL di San Martino visto che storicamente è una strada “intra moenia” (un tratto di mura è sempre visibile ed integro)?
Questa idea vuole essere una proposta, uno stimolo per sollecitare l’Amministrazione ad istituire in tutta la città tante singole “isole a traffico limitato” lasciando libere al traffico solo le arterie principali: esempio di “isola” potrebbe essere l’area identificabile da dietro Media World fino al viale delle Piagge. Ma ce ne sono anche molte altre.
Tornando alla riduzione di stalli all’interno della ZTL, l’istituzione del doppio senso in via Ceci e parte di via San Martino, necessaria nei giorni di mercato per consentire l’accesso da vicolo Silvestri verso via Bovio, avrebbe creato — a detta dei residenti — «una viabilità improvvisata e disfunzionale», che si sarebbe potuta evitare semplicemente spostando il varco elettronico da vicolo Silvestri a via Bovio. Il doppio seno in via Ceci comporta il divieto di sosta su un intero lato della via rendendo cosi inutilizzabile al parcheggio l’intero tratto con perdita di 13 stalli.
Nuovi cantieri e vivibilità compromessa. Il quartiere è da due anni nel pieno di un’intensa stagione di lavori: cantierizzazione dell’ex Distretto, con camion di grandi dimensioni che hanno richiesto un’ordinanza per la rimozione coatta su 22 stalli in via Bruno durante i giorni feriali; restauro del campanile di San Martino, prolungato quasi dieci anni; lavori di ristrutturazione dell’ex Ariston con altri stalli occupati dalle impalcature del cantiere; i numerosi dehors nati negli anni di covid spostati ad esempio per problemi strutturali del palazzo Fiumi e
Fossi, se da un lato vivacizzano il quartiere dell’altro sono causa di limitazione al parcheggio
Una somma di fattori che, nell’insieme, ha reso «estenuante» trovare un parcheggio: «Le nostre giornate finiscono al rientro dal lavoro con la ricerca di un posto auto», commentano i residenti. A ciò si aggiunge un allarme infrastrutturale: in via Giordano Bruno è comparso un profondo avvallamento forse conseguenza del passaggio dei camion diretti al cantiere dell’ex Distretto. I cittadini chiedono verifiche immediate, poiché sotto la strada corrono la tubazione principale della fossa grigia e quella delle
acque reflue e piovane, più volte purtroppo causa di allagamenti nelle cantine.
Movida, NCC, B&B: la pressione sulla ZTL
I residenti sollecitano l’ Amministrazione per maggiori controlli di ordine pubblico : come contraltare alla minor presenza di attività commerciali diurne abbiamo la movida notturna con giovani affollano via S. Martino con schiamazzi, specialmente oltre certe ore della notte, e disagio per la sporcizia conseguente al loro passaggio, vedi bottiglie e bicchieri lasciati sulle soglie dei portoni o sulle auto parcheggiate. E’ sempre di primaria importanza la problematica dei controlli da parte della Polizia Urbana e
Vigilini specialmente nelle ore dopo le 20 di sera di cui abbiamo sempre più bisogno: è vero che negli ultimi giorni abbiamo avuto un’auto della Polizia Urbana operativa dopo le 22,30 ed al mattino seguente vigilini già operativi che con idonea strumentazione controllavano abbinamento targa e permesso ZTL. Se questi interventi possiamo leggerli come strutturali siamo molto riconoscenti al Sindaco; altrimenti, come
sempre, dobbiamo insistere con le SS.VV perché lo diventino ripristinando anche il funzionale servizio “vigili di quartiere” che garantiva una costante e continua presenza .
La gestione della ZTL è il nodo critico. I residenti denunciano: ingressi contromano dai vicoli per eludere i varchi elettronici, autorizzazioni eccessive concesse anche a minibus NCC per l’ attesa all’interno della ZTL, di clienti quando invece potrebbero sostare all’esterno della ZTL crescita incontrollata dei B&B, forse troppo spesso dotati di permessi auto per gli ospiti. Perché almeno nel centro storico non limitare le autorizzazioni a B&B ai soli appartamenti che abbiano un ingresso esclusivo ?
assenza di controlli dopo le ore 21, nonostante le richieste di un maggior controllo da parte dei Vigili Urbani. L’abolizione dell’obbligo di esporre il pass cartaceo di autorizzazione alla sosta in ZTL, ha inoltre tolto ai cittadini la possibilità di segnalare, cortesemente, a chi non ha titolo a parcheggiare che sta facendo un
abuso . Da qui la proposta dei residenti di ripristinare un contrassegno ben visibile, con codici e colore diversi per residenti o transito non residenti, sosta carico/scarico e permessi temporanei.
«È un modo semplice per aiutare i controlli dei vigili e scoraggiare i furbetti», spiegano.
Il nodo dei permessi: troppi autorizzati rispetto allo spazio disponibile
I dati citati dai residenti — forniti dall’Assessorato nel 2023 — fotografano un disequilibrio evidente: nella ZTL sud (Sant’Antonio + San Martino): 1385 permessi residenti, posti auto disponibili: 1120, permessi totali ZTL cittadini (nord + sud): 7901.
Se comprendiamo l’importanza e necessità assoluta di dare permessi ad operatori, operai quali ad esempio tecnici per caldaie e corrieri, vorremmo che Amministrazione mettesse a disposizione, raggruppandoli per insiemi (commercianti, studi, genitori accompagnatori di studenti elementari …….) i numeri di questi permessi.
Un numero che, a fronte della capacità fisica delle strade, è giudicato “insostenibile”.
«Le strade medievali di Pisa non sono nate per accogliere 3 o 4 auto per famiglia. Servono politiche coraggiose: massimo due auto per appartamento, terza auto con tassa triplicata e quarta non ammessa». Per biciclette e monopattini: “servono stalli veri” Il gruppo dei residenti denuncia anche: parcheggi selvaggi di monopattini e motocicli posizionati in modo tale da impedire la sosta delle auto in quanto mancano stalli specifici. La proposta è chiara: creare stalli disegnati sull’asfalto , in particolare negli spazi tra due portoni adiacenti, ma troppo vicini perché la loro distanza ospiti un’auto. Sui giornali, nello scorso febbraio, è apparso un bellissimo progetto della Confcommercio e Studio PTA per la completa pedonalizzazione delle piazze S. Sepolcro e S. Martino (vd. ns. richiesta dell’agosto 2024), con contestuale realizzazione di un parcheggio-silos in via Bovio (ovviamente contiamo che sia edificato lasciando completamente sgombro il magnifico vallo del Giardino Scotto nel rispetto del manufatto storico) ma la preoccupazione dei residenti resta per l’impatto che avranno sul quartiere i nuovi appartamenti dell’Ex cinema Aristo e dell’Ex distretto.
Una richiesta forte: “Vogliamo un’assemblea pubblica
La conclusione della lunga lettera è un appello diretto al Sindaco:
Chiediamo la convocazione di un’assemblea di quartiere nella quale l’Amministrazione presenti il piano complessivo per San Martino, ascolti le nostre proposte e avvii un percorso condiviso. Il gruppo chiede inoltre un incontro formale con l’Assessore alla Mobilità per confrontarsi sui temi tecnici, dalle strisce gialle alla ZTL, dalla gestione dei cantieri alla pianificazione futura. Riteniamo doveroso insistere perché l’Amministrazione valuti l’importanza e la necessità di incrementare sempre più la capienza delle strisce gialle riservate ai residenti fino ad almeno il 50% della
disponibilità di posti auto in San Martino, quindi non meno di 300 posti (numero indicativo dedotto dai dati dell’ Ass. Dringoli, ipotizzando che la capienza fisica degli stalli del solo quartiere S. Martino sia di 650)
Un quartiere che chiede attenzione San Martino si trova oggi in un momento di svolta con tanti nuovi residenti in arrivo, cambiamenti nel tessuto commerciale, trasformazione della mobilità, pressione crescente dei B&B che sono di fatto causa di
riduzione di abitanti, e della movida, senza dimenticare cantieri che durano oltre ogni aspettativa. La sfida del Comune sarà conciliare la rigenerazione urbana e la qualità della vita, rispondendo alle richieste dei residenti che chiedono semplicemente di poter continuare a vivere nel loro quartiere senza sentirsi messi nell’angolo.
















