PISA – Il primo week-end di luglio coincide con l’inizio dei saldi estivi, che prendono il via sabato 5 luglio e proseguiranno per 60 giorni. Interessano 16,1 milioni di famiglie per un giro d’affari di 3,3 miliardi di euro e secondo le stime Confcommercio saranno circa 110.000 le famiglie di Pisa e provincia che approfitteranno dell’occasione, per una spesa media prevista di 90 euro a persona e 200 euro a famiglia, in linea con la media nazionale.
“I saldi estivi rappresentano sempre un momento di grande interesse per i consumatori e un’importante occasione che permette di acquistare prodotti di moda e di qualità con la garanzia di un’ampia scelta” dichiara Lorenzo Nuti, presidente FederModa Confcommercio Pisa, membro di Giunta FederModa Italia e presidente Giovani Imprenditori FederModa Italia Confcommercio.
“Stiamo parlando di un termometro particolarmente indicativo per misurare l’andamento delle vendite anche in vista della primavera/estate 2026 e siamo fiduciosi, nonostante le oggettive difficoltà che il comparto moda sta attraversando e dove inflazione e caro vita riducono drasticamente la propensione ai consumi delle famiglie. Secondo gli ultimi dati le vendite dei prodotti di moda, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa e articoli sportivi hanno registrato un calo medio del 2,7% nel 2023, mentre l’ultima rilevazione dei mesi di luglio e agosto 2024 ha segnato rispettivamente un calo dell’8,1% e dell’8,5% rispetto agli stessi mesi del 2023, senza contare che il settore ha perso circa 70mila punti vendita in tutta Italia negli ultimi 10 anni e l’andamento delle vendite nei negozi fisici risente inevitabilmente delle difficoltà della filiera”.
“In questo contesto la data unica a livello nazionale per l’inizio dei saldi è importante soprattutto per offrire una comunicazione uniforme, chiara e corretta ci consumatori” proseue Nuti. “Operiamo in un mercato dove sarà sempre più necessario avere regole uguali per tutti ed è opportuno ricordarlo in occasione dell’inizio dei saldi, anche considerando la spietata concorrenza della grande distribuzione e delle grandi piattaforme globali dell’online che sempre più spesso praticano promozioni anticipate”.
“I saldi rappresentano sicuramente una preziosa occasione che permette ai commercianti di recuperare liquidità, in un contesto fortemente condizionato da inflazione, aumento dei costi e calo dei consumi interni” afferma il direttore generale di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “L’incremento di passeggeri del 10,2% all’aeroporto di Pisa in questo avvio d’estate ci fa ben sperare sul fronte delle presenze turistiche e auspichiamo che possano beneficiarne anche i negozi di moda. Comprare nei negozi di vicinato significa mantenere vivo il cuore delle nostre comunità, oltre che una garanzia di acquisti all’insegna di professionalità, affidabilità, trasparenza e qualità per i consumatori”.
Nuti ricorda “l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, in base alla Direttiva Omnibus, che prevede la comunicazione del prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi, lo sconto e il prezzo finale. Una normativa che riguarda sia le vendite in negozio che on line, il che significa maggiore chiarezza per il consumatore, spesso disorientato da dinamiche di vendita aggressive e poco trasparenti”.
Sui capi più ricercati “ci aspettiamo una scelta orientata su abiti e tessuti più leggeri, visto il clima particolarmente torrido degli ultimi giorni, Capi in lino, abiti per il mare e il tempo libero, outfit serali e abiti da cerimonia saranno quelli più gettonati”.
Confcommercio ricorda le regole base in occasione dei saldi:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Last modified: Luglio 3, 2025