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Riedizione di ‘Per un sacco di carbone’: il ricordo della tragedia di Marcinelle e della migrazione italiana

VICOPISANO “Per un sacco di carbone” è un mosaico che racconta storie di sacrifici e sofferenze, tra cui quella tragica della malattia dei minatori, la silicosi, che ha costretto molti a smettere di lavorare a causa dei polmoni danneggiati dal carbone, portandoli alla morte. Il volume, che esplora la tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956, narra dell’incidente nella miniera belga di Bois du Cazier, dove persero la vita 262 persone, 136 delle quali italiane.

L’autrice Maria Luisa Franciosi, giornalista con esperienze a Londra e Bruxelles come corrispondente per l’Ansa, ha offerto una nuova lettura del libro durante la presentazione avvenuta qualche giorno fa al Circolo Il Castellare di San Giovanni alla Vena. Il volume, originariamente pubblicato nel 1996, è stato riedito quest’anno in una versione arricchita e ampliata dalle edizioni San Paolo, con il contributo delle Acli.

Il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia, ha sottolineato l’importanza di questa nuova edizione per far comprendere meglio la storia della migrazione italiana, non solo in riferimento alle comunità di destinazione, ma anche all’interno del nostro paese. “Purtroppo, ancora oggi manca la piena consapevolezza della storia dell’emigrazione italiana, che è spesso raccontata solo attraverso le storie di successo“, ha dichiarato Manfredonia.

Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente provinciale dell’Anpi, Bruno Possenti, il sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci, Matteo Bracciali, referente nazionale delle Acli all’estero, e Umberto Del Guasta, figlio di Enrico, minatore e partigiano di Cascina, una delle vittime della tragedia di Marcinelle. Il dibattito ha coinvolto anche i numerosi presenti, stimolando un confronto vivace sul tema della memoria storica e delle migrazioni italiane.

Last modified: Gennaio 28, 2025
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