PISA – L’opera Polittico 2.0 realizzata all’interno del laboratorio “Arte e territorio” promosso dalla riabilitazione della Unità Funzionale Salute Mentale di Pisa, è ora esposta al Museo Nazionale di San Matteo, a partire dal 24 dicembre.
“Questa iniziativa, che funge da ponte tra passato e presente, tra arte sacra e arte sociale, rappresenta un esempio significativo di dialogo tra la cultura e il sistema sanitario, ed è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per i suoi autori, che vedono riconosciuto il valore di un lavoro originale a cui hanno dedicato tempo e impegno“, afferma Paolo Cantoresi, coordinatore dei centri diurni e dirigente psicologo dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
L’opera rimarrà visibile al Museo di San Matteo fino al 6 gennaio 2024.
“Si tratta di un’opera collettiva“, aggiunge Cantoresi, “che prende spunto dall’analisi dei polittici medievali presenti nel museo e li reinterpreta in chiave contemporanea. Realizzata con materiali poveri come cartone, tempera e colla vinilica, l’opera è arricchita da inserti di carta alluminio dorata e frammenti di giornale applicati con la tecnica del collage. È lunga 2,2 metri, alta 1,1 metri, e composta da cinque scomparti pieghevoli. Ogni scomparto rappresenta una figura: l’operaio edile, il rider, la madre tuttofare, l’infermiera e il migrante in balia del mare. Nella sua reinterpretazione laica e attualizzata, questi personaggi sono simboli di santi e martiri della nostra società, rappresentando categorie sociali e professionali svantaggiate, temi come la sicurezza e i diritti dei lavoratori, il sistema socio-sanitario, i fenomeni migratori e il ruolo della donna. L’attualità è ulteriormente sottolineata dal collage nella predella, che include titoli di giornale e immagini tratte dai media“.
L’opera è stata ufficialmente inaugurata il 24 dicembre, alla presenza dei 40 utenti che l’hanno realizzata, di Patrizia Falco, responsabile dell’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti di Pisa, di Massimo Dadà, direttore dei Musei Nazionali di Pisa, e di Pierluigi Nieri, responsabile del Museo di San Matteo, che ha introdotto l’inaugurazione e ha guidato una visita per i partecipanti.
“Ringrazio l’ASL, la Società della Salute di Pisa e i Musei Nazionali di Pisa per aver reso possibile questa iniziativa“, conclude Cantoresi, “e un grazie speciale a Viola Fiorentino, esperta d’arte che ha seguito il laboratorio dei centri diurni“.
Come indicato nella didascalia accanto all’opera, Polittico 2.0 occupa provvisoriamente la postazione della Sacra Conversazione (1542) di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, attualmente in prestito. Questa collocazione temporanea è particolarmente significativa, poiché l’opera si trova a condividere gli spazi riservati normalmente ai grandi maestri della pittura su tavola.
Last modified: Dicembre 26, 2024