SEMPER 7 – salvato dalla traversa sulla traiettoria velenosa di Vazquez, reattivo su di un colpo di testa dello stesso centrocampista argentino e, soprattutto, su di una conclusione ravvicinata di Baschirotto, oltre a dimostrarsi sicuro nelle uscite, confeziona il suo quarto “clean sheet” consecutivo alla “Cetilar Arena”.
CALABRESI 6,5 – confermato da Gilardino dopo la buona prova di Torino, dimostra di meritare la fiducia del tecnico con un’altra gara tutta grinta e concretezza, con una sola sbavatura nel primo tempo allorché sbaglia il tempo dell’intervento su Bondo, concedendo all’avversario una pericolosa ripartenza.
CARACCIOLO 7 – implacabile nelle chiusure, legge bene ogni azione avversaria, si conferma l’autorevole leader di una difesa che partita dopo partita sta trovando sempre maggiore compattezza e sicurezza.
CANESTRELLI 6.5 – non segue, a giusta ragione,.Vazquez allorché arretra il suo raggio di azione, tempestivo ed autoritario sui colpi di testa in chiusura nella sua area, mezzo punto in meno per essersi fatto soffiare la palla da Bondo in occasione della traversa del centrocampista argentino che avrebbe potuto cambiare il volto della gara
TOURE’ 8 – il “Man of the Match” della serata, regala ai nerazzurri la prima vittoria in Campionato salendo in cielo sull’assist di Tramoni, conferma uno strapotere fisico impressionante per continuità, rendendosi altresì protagonista di un provvidenziale recupero in difesa anticipando una conclusione di Vardy che poteva essere letale.
AKINSANMIRO 7 – fondamentale, come di consueto, il suo apporto di frangiflutti in mezzo al campo, al quale abbina una maggiore incisività in fase di costruzione trovandosi spesso a dettare l’ultimo passaggio verso Nzola ed andando anche egli stesso alla conclusione da fuori, esce per un infortunio alla spalla che ci auguriamo non sia nulla di grave (dal 67′ Marin 6 – svolge il ruolo a cui è maggiormente abituato, ovvero arginare le offensive avversarie, spendendo anche un cartellino su Vandeputte, peraltro il migliore dei suoi)
VURAL 6,5 – conferma le sue doti di palleggiatore con alcuni spunti di tecnica sopraffina tenendo anche bene la posizione soprattutto in considerazione della giovane età, lascia il posto a Piccinini a metà ripresa per dare maggiore vivacità sotto il profilo della corsa, nonché in quanto ammonito (dal 67′ Piccinini 6,5 – in realtà lo si vede solo correre a pressare in ogni zona del campo, ma risulta decisivo nell’azione del goal nel momento in cui anticipa il rinvio di Baschirotto consentendo a Tramoni di effettuare l’assist per Touré)
AEBISCHER 7 – inizialmente impiegato da Gilardino in marcatura ad uomo su Vandeputte, ne viene successivamente liberato anche per il cartellino giallo rimediato, dimostrando una padronanza non indifferente del centrocampo con soluzioni sempre positive sia in fase di copertura che di rilancio.
CUADRADO 6 – impegnato in un bel duello con l’ex nerazzurro Barbieri lungo l’out sinistro, ne subisce l’esuberanza fisica dovuta alla differenza di età e non incidendo neppure in fase offensiva come forse Gilardino si aspettava, decidendo di sostituirlo nell’intervallo (dal 46′ Leris 7 – sul piano della lotta crediamo che non abbia rivali, disputa una ripresa tutta cuore e dedizione alla causa facendo muro dalla sua parte anche quando Nicola fa entrare il giovane Floriani)
MOREO 6 – era logicamente impossibile che ripetesse la splendida prova di Torino, svolge il consueto ruolo di raccordo fra il centrocampo e Nzola ma, con minori spazi a disposizione, trova difficoltà non avendo nella velocità il suo punto di forza, così da lasciare il posto a Tramoni a metà ripresa (dal 67′ Tramoni 7 – la più bella sorpresa della serata, entra con una gran voglia di far bene, recupera con grinta il pallone su Baschirotto da cui nasce l’azione del goal, per poi pennellare di esterno destro un altro assist non sfruttato appieno da Nzola e sembra essere tornato quello dei tempi migliori, del quale il Pisa ha enorme bisogno)
NZOLA 7- sino all’entrata in campo di Tramoni fa in pratica reparto da solo, rientrando anche a centrocampo, svariando lungo tutto il fronte offensivo e lottando su ogni pallone, dimostrando una condizione fisica invidiabile, peccato che all’ingresso del compagno fosse comprensibilmente in debito di ossigeno, unica osservazione che stia un po’ più attento a non farsi beccare in fuorigioco come spesso gli capita (dal 91′ Meister s.v.)
GILARDINO 7 – dà inizialmente fiducia alla pressoché identica formazione del secondo tempo di Torino con la sola differenza di Cuadrado per Leris e Nzola per Meister, ed il Pisa disputa un buon primo tempo pur senza trovare la via della rete, perfetti i cambi, sia ad inizio che a ripresa in corso proprio nel momento di maggior pressione dei grigiorossi che consentono anche al tecnico di poter festeggiare assieme ai suoi ragazzi la prima, meritata vittoria in Campionato dopo averla sfiorata più volte nei turni precedenti.
Last modified: Novembre 8, 2025











