Scritto da 7:35 pm Pisa, Politica

Paolo Martinelli (Pd): “Dalla scuola alla scuola. Gli studenti custodi della memoria”

PISA – “Dalla scuola alla scuola”. E’ la proposta lanciata da Paolo Martinelli, candidato sindaco di Pisa del centro sinistra, intervenendo venerdì 27 gennaio, al dibattito promosso dall’Anpi di Pisa in occasione della Giornata della Memoria (“Memoria di una famiglia, memoria di una città”) e che ha messo al centro la vicenda e le conseguenze delle leggi razziali, firmate a Pisa il 5 settembre 1938, sulle biografie di tante famiglie che comportò l’espulsione dall’ateneo pisano di 20 docenti e 290 studenti per il solo fatto di essere di origine ebraica.

“Dalle scuole, in particolare dalle aule universitarie, furono espulsi docenti e studenti, da lì può ripartire una rinnovata attenzione per far sì che le generazioni future non perdano il filo della memoria ed è simbolicamente significativo che ha farlo sia la città in cui quelle leggi razziste sono state firmate– ha proseguito-: pensare che siano proprio i giovani ad essere custodi della memoria e a parlarne ai giovanissimi è un elemento di novità e vitalità che vorrei realizzare da sindaco attraverso nuove modalità che possano sostenere il gran lavoro che le istituzioni didattiche hanno compiuto e stanno compiendo”.

Una riflessione che prende spunto anche dalle vicende delle ultime settimane. “Il cambiamento di nome di due spazi cittadini non è un punto di arrivo ma di partenza” ha detto con riferimento all’intitolazione di un’area a verde a Raffaele Menasci, docente espulso dall’ateneo di Pisa dal rettore D’Achiardi in applicazione delle leggi razziali (che Martinelli, per tutto l’intervento a volutamente definito “razziste”) e a quella dell’intitolazione ai “Giusti tra le nazioni” della via dedicata proprio a D’Achiardi. “la richiesta di cancellare l’intitolazione di una strada cittadina a nome dell’alacre rettore che espulse dal nostro ateneo 20 docenti e 290 studenti ebrei stranieri ha dovuto attendere molti mesi prima di essere accolta – ha ricordato Martinelli- dato che la maggioranza che guida questa città, in consiglio comunale, ha respinto per due volte questa eventualità. Ha ceduto soltanto dopo una raccolta di oltre 20mila firme e la presa di posizione dell’ateneo e delle scuole d’eccellenza cittadine e l’impegno della componente studentesca e questo la dice lunga sulla necessità di aumentare l’attenzione rispetto a una vergogna che non è mai stata completamente sconfitta e, tutt’oggi, dà segnali di vita in molte parti del mondo”.

Eppure anche nella vicenda legata all’ormai ex via D’Achiardi ci sono segnali di speranza: “E’ proprio la rinnovata attenzione degli studenti e il loro intervento – ha concluso –: rappresentano un incoraggiante novità e ci indicano lo strumento per la trasmissione della memoria, ossia le aule. Da lì bisogna ripartire”.

Last modified: Gennaio 27, 2023
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